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Morino piange Lina Lazzaro, storica collaboratrice scolastica comunale

Aveva gli occhi dolci, la voce pacata, il sorriso di chi ne aveva superate tante, la mani segnate dal tempo e dal lavoro, incessante. Aveva una famiglia amorevole, l’affetto di generazioni e generazioni di piccoli e grandi studenti, la stima di chiunque, nella vita, avesse avuto l’opportunità di conoscerla. E poi aveva la generosità, nel sangue, nell’animo e nel cuore. Si è spenta ieri, intorno alle ore 10 della sera, Lina Lazzaro, storica collaboratrice scolastica del Comune di Morino. Una vita intera vissuta tra le fatiche e gli impegni all’interno delle scuole di Morino e non solo, giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, senza fermarsi mai. La morte, avvenuta in seguito ad un male scoperto circa un anno e mezzo fa, l’ha portata via, a 66 anni, all’affetto dei suoi cari e di tutti quelli che le volevano bene.

 

La vedevi incamminarsi dalla sua casa, sita fuori dal centro cittadino, nella frazione di Grancia di Morino, per andare, ogni mattina, a suonare la prima campanella e per accogliere i più piccoli alunni del posto, aiutarli a spogliarsi di zaino e cappotto, sistemarli con cura sull’appendiabiti di turno e restare a disposizione, per ogni singola evenienza, di studenti o insegnanti che fossero. Ogni bambino era un figlio, a modo suo, da educare ma soprattutto da coccolare, perché nel cuore di Lina c’era sempre posto per tutti.

 

Lina lascia un marito, un figlio, Roberto Di Francesco, sindacalista della segreteria Fiom-Cgil,  e tre nipoti, che adorava. Non si risparmiava del resto, nella professione, che l’aveva resa molta conosciuta nell’intera Valle Roveto, e nei rapporti umani. Aveva sempre la tavola imbandita, pronta a sfamare eserciti di persone, per riempire pance di una cucina genuina, quasi figlia di un tempo passato, dagli odori del tempo che fu e che è ancora.

 

 

Qualche acciacco, negli ultimi anni, aveva fatto sì che la sua camminata non fosse più perfetta, come un tempo. Eppure resterà sempre impressa, negli occhi della gente di Grancia, la sua immagine: mentre percorreva le strade del paese, sotto il sole o la pioggia battente, sulla neve o tra i prati, dondolandosi un po’ qua e là, fino ad arrivare a scuola ed aprire la porta. La porta del suo cuore, invece, non aveva chiavi, anzi era sempre aperta. «Lina era, prima di tutto, una persona buona, a disposizione di chiunque in qualsiasi momento». È il ricordo del sindaco Roberto D’Amico. «Aveva sempre una buona parola per tutti e porgeva la mano quando avevi bisogno di aiuto. Porgo le più sincere e sentite condoglianze, a nome di tutta l’Amministrazione comunale, alla famiglia, colpita da questo lutto. Lina è stata per anni una preziosa collaboratrice scolastica per il nostro Comune e territorio, ricoprendo il ruolo di bidella alle scuole elementari. Spero vivamente che tutto ciò che ha fatto e tutto ciò che è stata, come persona, ancora prima che come professionista, lasci un esempio positivo, un insegnamento immortale, per l’intera comunità».

 

Lina è scomparsa silenziosamente, in una sera di settembre, dopo tentativi di cure e terapie che, purtroppo, non sono riuscite a guarirla. Domani alle ore 17 i funerali, a Grancia. Oggi comincia un nuovo anno di scuola e non ci sarà più lei a suonare la campanella. È volata via oltre il dolore, oltre un mondo a cui aveva sempre dato tutta se stessa. Che la terra sia lieve a lei che, come un angelo, ha sempre portato, in groppa alle sue ali, chiunque incontrasse sulla sua strada.

 

La Redazione di Info Media News si unisce al dolore della famiglia Lazzaro-Di Francesco per la perdita subita.

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