Intanto, stanno andando avanti le indagini, tese a capire l’esatta dinamica di quanto accaduto venerdì mattina, da parte dei Carabinieri della Compagnia di Avezzano. Per ora, sono stati ascoltati alcuni testimoni presenti al momento del decesso e anche degli operatori sanitari del Pronto Soccorso di Avezzano.
Il caso della morte di Enzo Di Felice, originario di Luco dei Marsi, di 72 anni, spirato a seguito di una gravissima crisi respiratoria in atto, è diventato nazionale e bandiera di un sistema sanitario che molti giudicano indecoroso, in Marsica e in Abruzzo. La sorella dell’uomo, nella giornata di venerdì scorso, aveva sporto denuncia in caserma ai militari dell’Arma, asserendo che il fratello è stato soccorso tardi. Quel che è certo è che da alcuni giorni, l’uomo avrebbe lamentato dolori al torace. Sarebbe giunto in auto al piazzale antistante al Pronto Soccorso marsicano in preda ad una grave crisi respiratoria. Secondo ciò che potrebbe essere una prima ricostruzione del quadro di quanto successo, sulla quale stanno comunque lavorando gli inquirenti, la macchina sarebbe stata parcheggiata di fronte alla tenda del pre-triage e la prima a prestare le cure all’uomo, sarebbe stata l’infermiera all’interno di questa tensostruttura.
All’uomo sarebbero state praticate le manovre salvavita. I Carabinieri, comandati dal capitano Strianese, hanno fatto richiesta all’Aquila di poter acquisire e visionare i filmati delle telecamere di sorveglianza, che puntano proprio sulla zona, per decifrare in maniera precisa quanto tempo è decorso dall’arrivo dell’auto con l’uomo a bordo e il sopraggiungere in loco degli infermieri del Pronto Soccorso per la presa in carico del paziente. Il 72enne comunque non era positivo al Covid.
Il fascicolo è stato aperto. A breve è atteso il responso dell’autopsia sul cadavere. Il decesso comunque è stato constatato all’interno della struttura ospedaliera.