La mostra regionale Sub Tutela Dei, l’uomo, il giudice, l’esempio che il Csv Abruzzo Ets dedica al magistrato Rosario Livatino, ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990 e beatificato dalla Chiesa il 9 maggio 2021, fa tappa ad Avezzano.
Domani, venerdì 21 aprile, alle 16,30, nella sala Montessori, in via Genserico Fontana, 6 è in programma l’inaugurazione.
Intervengono Cinzia Teresa Torraco, prefetto dell’Aquila; Giovanni Di Pangrazio, sindaco di Avezzano; Giovanni Massaro, Vescovo dei Marsi; Roberta D’Avolio, dell’Anm (Associazione nazionale magistrati) Abruzzo; Roberta Masotto, curatrice della mostra; Casto Di Bonaventura, presidente del Csv Abruzzo.
L’allestimento è promosso da: Libera associazione forense, Centro studi Rosario Livatino, Centro culturale Il Sentiero ed è stato ospitato al Meeting di Rimini la scorsa estate.
Le visite, sempre nella sala Montessori, sono possibili da sabato 22 aprile a mercoledì 3 maggio, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19. Info e prenotazioni: 0862 318637 – 371 4507918 – segreterialaquila@csvabruzzo.it
«Il periodo di permanenza della mostra ad Avezzano è attraversato da ricorrenze civili (25 aprile, primo maggio) e religiose (27 aprile, festa della Patrona della città)», spiega Gino Milano, vicepresidente del Csv Abruzzo, «Ebbene, la figura del giudice Livatino sembra segnare perfettamente questo tempo rendendo attuali i suoi tratti culturali, professionali, sociali e di testimone della fede cristiana. Una mostra che è memoria e monito per tutti».
Dopo le tappe di Chieti (21-31 marzo) e Pescara (12-19 aprile), con la partecipazione complessiva di circa 1.800 persone, Avezzano ospita l’omaggio a Rosario Livatino.
L’esposizione si avvale di numerosi patrocini tra cui Regione Abruzzo, l’Ufficio scolastico regionale, tutte le Province abruzzesi, i Comuni dei quattro capoluoghi e di Avezzano, la Ceam (Conferenza episcopale Abruzzo e Molise), l’Arcidiocesi di Chieti-Vasto, le diocesi di Teramo-Atri e di Avezzano, le fondazioni Tercas e PescarAbruzzo, l’università di Teramo, i tribunali di Avezzano, Chieti, Pescara, Teramo; il consiglio dell’Ordine degli avvocati di Teramo, il Forum del Terzo settore.
Media partner: VDossier.
In collaborazione con Caritas, Libera, Unione giuristi cattolici di Pescara e Teramo, Associazione genitori, Prossimità alle istituzioni, Cosma, premio Borsellino, Arci, Legalità cultura e territorio.
La mostra prevede un percorso diviso in quattro sezioni con testi, immagini, video e un audio che rievoca l’agguato e che introduce al percorso.
Una parte importante è dedicata al testimone Piero Nava, direttore commerciale lombardo, che il 21 settembre 1990 si trovava in Sicilia per un viaggio di lavoro. Assistette, dallo specchietto retrovisore della sua auto, all’attentato che portò all’esecuzione del magistrato Livatino da parte dei mafiosi. Fu lui ad avvisare le forze dell’ordine e riferì quanto aveva visto. In un periodo in cui non esistevano disposizioni sui collaboratori di giustizia, Nava, cittadino onesto e testimone, non pentito, ha visto la propria esistenza stravolta. Ha perso il lavoro ed è ancora oggi costretto a nascondersi con tutta la sua famiglia, cambiando spesso città e generalità. «Quel giorno», ha detto Nava, «Livatino è morto ma io sono scomparso».