Emergenza a largo di Pescara ieri, con la richiesta di soccorso arrivata alla Sala Operativa della Guardia Costiera dall’armatore di un motopeschereccio.
L’unità con due persone a bordo stava “imbarcando acqua rischiando l’affondamento a 10 miglia dalla costa. A rischio affondamento era un’unità di circa 15 metri, per il soccorso della quale è stata disposta l’immediata uscita delle dipendenti Motovedette CP 828 e CP 729 e il dirottamento sul posto di alcuni pescherecci presenti in zona.
E’ stata l’unità CP 828, deputata al servizio di ricerca e soccorso in mare SAR a raggiungere l’unità in difficoltà e a trasbordare delle pompe barellabili per l’immediato uso a bordo del peschereccio per prosciugare l’acqua presente nella stiva e trarre in salvo l’equipaggio che non ha riportato conseguenze.
Con i mezzi di bordo fino all’arrivo dei soccorsi il personale del motopeschereccio è riuscito a mantenersi a galla, ma ha continuato ad imbarcare acqua, poi, individuata l’origine dell’allagamento e qui l’eliminata la causa, è stato scortato dalla Guardia Costiera e ha fatto rientro al porto di Pescara.
Secondo quanto riportato dal personale militare, dovrebbe essere stata l’improvvisa rottura di un manicotto per la refrigerazione della cella frigo di bordo a provocare il consistente imbarco di acqua nel peschereccio nel locale dei motori. L’ Autorità Marittima procederà, come consueto, con gli opportuni accertamenti e l’iter di inchiesta per determinare le cause dell’incidente che stava mettendo a rischio l’equipaggio.