È stato aperto un procedimento penale contro ignoti per la morte improvvisa di Alberto Valentini, il 43enne di Tagliacozzo, morto all’ospedale di Avezzano – dove era ricoverato per Covid – il 16 aprile scorso.
La Procura di Avezzano sta acquisendo le cartelle cliniche in modo da valutare se vi siano stati errori o omissioni da parte del personale deputato – come richiesto dai legali della famiglia Valentini, Luca e Pasquale Motta – prima di procedere con l’autopsia sul corpo del giovane.
Il Pm titolare del fascicolo è Lara Seccacini.
I familiari si sono rivolti ai legali chiedendo di far luce sul “decesso inspiegabile” del 43enne, ricoverato il 9 aprile nel nosocomio marsicano perché contagiato dal Covid-19.
“Prima di contrarre il virus, il giovane non aveva mai sofferto di malattie rilevanti, anzi era un vero e proprio sportivo”, si legge nella richiesta inoltrata dagli avvocati Motta alla Procura.
Fino a poche ore dalla morte “le sue condizioni erano relativamente buone”, tanto che – precisano nella richiesta i legali – “era in grado di gestirsi da solo e rispondere al telefono”.
La situazione, però, sarebbe precipitata in due ore.
Il giovane ha telefonato e inviato messaggi ai suoi parenti e amici per tutto il pomeriggio, dicendo che “il suo stato di salute era in netto miglioramento, tanto che si era anche alzato per una breve camminata”.
L’ultimo contatto è quello delle 18.30, poi la notizia della morte, “inspiegabile in virtù del suo pregresso ottimo stato di salute di sportivo, del fatto che sia deceduto in un paio d’ore”.
I parenti hanno chiesto quindi di far luce sulle ultime ore del giovane, circostanze che potrebbero essere chiarite grazie al sequestro delle cartelle cliniche e la futura autopsia.
I funerali sono stati sospesi in attesa di ulteriori sviluppi.