Le società sportive Club Aquatico Pescara, Gollum Climbing e Swim Action, danneggiate dalla prolungata chiusura dell’impianto sportivo Le Naiadi di Pescara, hanno scritto una lettera alle istituzioni per chiedere di “trovare il modo più rapido e più funzionale per fare riaprire la struttura sportiva”.
C’è ad esempio il Club Aquatico Pescara che sta per disputare i play off di pallanuoto maschile di serie B senza avere una sede per la preparazione e per le partite. Le associazioni sono pronte a manifestare con oltre 600 atleti davanti al Comune di Pescara per chiedere un confronto pubblico fra utenza sportiva, Regione Abruzzo e Comune nel nome dello sport, unica ancora di salvezza e certezza futura per Le Naiadi.
“Il Comune, invece di essere una garanzia per una rapida riapertura – dicono i rappresentanti delle associazioni – sta di fatto ponendo un freno alle soluzioni delineate tramite un project ventennale, viste le mancate competenze al suo interno che andrebbero reperite mediante lunghe procedure di evidenza pubblica. L’impianto ha bisogno di immediati e cospicui investimenti che in nessun caso possono essere garantiti, nei tempi richiesti, da una gestione pubblica. Ogni giorno che passa, le condizioni stesse della struttura si deteriorano sempre più e potrebbero non rendere più sostenibile alcuna azione da parte di un privato che rischia i propri capitali”.
“Ricordiamo che le associazioni sportive che chiedono a gran voce la riapertura delle Naiadi sono portatrici di numeri di centinaia, se non migliaia di atleti tesserati e delle loro famiglie, tra cui molti atleti di interesse nazionale che sono costretti a girovagare da mesi per potersi allenare. Siamo convinti che il project di Pomilio, proprio grazie alle caratteristiche di lunga durata e di investimenti, abbia tutte le carte in regola per fare della struttura il fiore all’occhiello per tutti quei ragazzi che vogliono fare sport, in particolare sport agonistico”.