Controlli del Nas Abruzzo sulla filiera del latte, con 25 aziende controllate, 3 attività sospese, oltre 4 quintali di prodotti lattiero caseari sequestrati, 25 persone segnalate alle Asl competenti. Sanzioni per oltre 40 mila euro. Questo il bilancio del controlli del Nas Abruzzo sulla filiera del latte.
I militari del Nas sono partiti con controlli tappeto presso insediamenti zootecnici, caseifici, punti vendita e grande distribuzione organizzata. Le attività sono state anche tese alla verifica del benessere dei capi di bestiame. In Provincia di L’Aquila è stata sospesa l’attività di un caseificio i cui locali versavano in pessime condizioni igienico sanitarie e strutturali. Circa 20 kg di prodotti lattiero caseari sono stati vincolati, poiché non correttamente rintracciabili. Prescrizioni imposte anche ad un caseificio attiguo ad un agriturismo, a seguito delle carenze igienico sanitarie riscontrate. A causa delle copiose infiltrazioni di acque reflue degli scarichi del caseificio, sviluppatesi su pareti e soffitto della cucina sottostante, ammalorate e ammuffite, è stata disposta la sospensione immediata del ristante.
In uno stabilimento caseario della Provincia di Teramo, gli ispettori del NAS hanno vincolato circa 70kg di vari prodotti lattiero caseari freschi, in quanto rinvenuti in contenitori privi della certificazione di idoneità al contatto alimentare. Sempre nel teramano, in un caseificio, i Carabinieri hanno vincolato 250 kg di caciotte, poiché detenute in assenza di informazioni sulla loro rintracciabilità. In Provincia di Chieti, i NAS hanno operato con la ASL la sospensione di un caseificio i cui locali e attrezzature versavano in pessime condizioni igienico sanitarie. Nella circostanza hanno proceduto al vincolo di circa 60 kg di prodotti lattiero caseari carenti delle informazioni sulla loro rintracciabilità.