«C’è un reale rischio di chiusura del centro di salute mentale di via Salto ad Avezzano. Siamo venuti infatti a conoscenze delle ispezioni dei Nas di Pescara avvenute nella struttura nei giorni scorsi, che hanno rilevato criticità igienico sanitarie e strutturali», commenta così Ginnetti, segretario provinciale della Uil Fpl, il quale ha richiesto un intervento immediato al sindaco di Avezzano Gabriele De Angelis e al manager della Asl n 1 Avezzano Sulmona L’Aquila, Rinaldo Tordera.
Nell’ultimo anno, il segretario, aveva lanciato l’allarme a causa delle condizioni di fatiscenza della palazzina che ospita il centro di salute mentale e altre due strutture con diversi servizi: «Se qualcuna delle strutture venisse chiusa sono a rischio i servizi offerti ai cittadini e i posti di lavoro dei dipendenti. Siamo fortemente preoccupati per la situazione. Già da tempo la Asl aveva il progetto per la ristrutturazione dei locali e anche i finanziamenti. Si è perso molto tempo per capire dove ricollocare i vari servizi durante la ristrutturazione, ma non si è mai provveduto a spostarli, tanto meno ad avviare i lavori», afferma Ginnetti.
«Nel caso di un provvedimento di chiusura da parte dei Nas, come già avvenuto tempo fa per la nuova struttura di Sulmona giudicata non a norma, sono a rischio i servizi al cittadino ma si pone anche l’interrogativo delle sorti dei lavoratori della Asl e della cooperativa che opera all’interno della struttura da tempo aveva denunciato la situazione, evidenziando anche gli ambienti angusti in cui gli operatori assistono i pazienti. Chiediamo un intervento immediato per porre riparo alla situazione a tutela dei lavoratori e del servizio offerto. Non si possono sempre posticipare le risposte ai problemi», conclude così il segretario provinciale.
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