Ancora mascherine irregolari in commercio e ancora sequestri da parte dei Carabinieri dei Nas che proseguono nell’incessante attività di controllo volta a porre fine alle condotte illegali di commercianti truffaldini. È ciò che è successo al Nas di Pescara che, nel corso di una consueta ispezione presso una azienda del teatino, si è imbattuto nella vendita di mascherine facciali classificate come dispositivi di protezione individuale ma che, all’attento esame dei militari, hanno destato dubbi sull’effettiva qualità della merce.
Così come si legge sul sito dell Ministero dell’interno, i successivi accertamenti hanno dato ragione all’intuito dei Nas che hanno verificato la non conformità delle mascherine ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dall’attuale normativa. Le mascherine infatti, oltre a non presentare la marcatura CE, erano provviste di una falsa certificazione di conformità rilasciata da un ente con sede nel Mantovano. Le mascherine sottoposte a sequestro sono state 3.400 e i titolari della ditta sono stati denunciati alla competente Procura della Repubblica.
Anche il Nas di Brescia ha denunciato il titolare di una farmacia che vendeva mascherine facciali fraudolentemente dichiarate come “dispositivo medico” ma che in realtà sono risultate essere classificate come semplici mascherine filtranti. Le 179 mascherine rinvenute in farmacia sono state pertanto sottoposte a sequestro.
Il Nas di Firenze ha invece proceduto al controllo di un bar ubicato all’interno di un’azienda ospedaliera il cui titolare è stato sanzionato per non aver assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro tra gli avventori intenti a consumare.