Il coordinamento riunisce le principali sigle dell’associazionismo regionale che hanno deciso di far fronte comune contro un progetto che rischia di spaccare in due il paese.
Come si legge nel manifesto: “Riteniamo sbagliato e da contrastare il Disegno di legge sulla autonomia differenziata approvato dal governo perché apre grandi varchi per chi intende consolidare i divari e creare nuove disuguaglianze in un paese già segnato da profonde disparità territoriali, bisognoso invece di ricuciture e coesione… Lo riteniamo pericoloso nel merito, poiché la riforma proposta non garantisce il rispetto dei principii di cui all’articolo 119 della Costituzione, avvantaggiando alcuni territori, quelli più ricchi”.
Per l’Abruzzo e le regioni del sud Italia viene messa a rischio la già barcollante tenuta del servizio sanitario nazionale; la scuola e l’istruzione a tutti i livelli; il lavoro e la previdenza; le infrastrutture materiali e immateriali di rilievo nazionale e di valenza strategica; la sicurezza energetica del paese.
Il coordinamento intende proseguire la propria iniziativa, allargando ad altri soggetti e alla società civile, è stato infatti concordato un programma di incontri che coinvolgeranno l’intero territorio regionale per illustrare i passaggi di questa riforma che rischiano di pagare le regioni meno sviluppate a favore di quelle più ricche.
Aderiscono al manifesto:
Coordinamento per la Democrazia Costituzionale;
ARCI – Abruzzo;
ALI Abruzzo – Autonomie Locali dell’Abruzzo
CGIL Abruzzo Molise,
UIL Abruzzo;
ANPI Abruzzo – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia;
Legambiente Abruzzo;
Associazione Antonio Gramsci Abruzzo;
Cidi Pescara;
Associazione No Triv;
Associazione Chieti Nuova 3 Febbraio;
Comitato di Chieti “Salviamo la Costituzione: Aggiornarla – Applicarla – non Demolirla”;
Associazione Culturale Demos;