Scrittore, sindacalista, politico attivo negli Stati Uniti, in Sud America e in Abruzzo, insegnante ma anche operaio e manovale, Umberto Postiglione dedicò la sua breve esistenza alla causa degli emarginati, degli sfruttati, trovando in ogni luogo una ragione per impegnarsi per l’emancipazione di proletari ed emigrati, all’insegna della giustizia sociale.
Quest’anno, per il centenario della sua morte, l’istituto comprensivo a lui intitolato a Raiano, paese in provincia dell’Aquila dove nacque nel 1893, ha indetto un concorso letterario regionale dedicato alla sua memoria: il Premio Umberto Postiglione, aperto a tutte le scuole d’Abruzzo allo scopo di avvicinare i giovani alla scrittura attraverso la conoscenza del proprio territorio e degli scrittori locali.
È indirizzato alle scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di I grado, al bienno delle secondarie di II grado con elaborati grafici, in prosa o in versi sui temi da lui affrontati con invio entro il 10 aprile.
“Nelle sue poesie ha affrontato temi che spaziano dai nonni alla natura. È stato infatti tra le altre cose un pre-ecologista, Un personaggio di rilevanza trasversale, dalla politica alla docenza. Ha scritto anche un sussidiario”, spiega all’Ansa Marcello Giovannelli, insegnante di scuola primaria a Raiano con lauree in Lettere e in Filosofia.