Obiettivo: salvare il Natale. Nelle ultime ore è iniziato il pressing dei governatori sull’Esecutivo per le disposizioni da adottare in vista delle prossime festività natalizie. Le Regioni puntano ad un allentamento delle misure, che dovrebbero essere contenute – secondo quanto riporta l’Ansa – in un Dpcm studiato ad hoc.
Il coordinatore del Cts, Angelo Miozzo, era stato piuttosto categorico sull’argomento: “Un Natale tradizionale ce lo dobbiamo scordare”. Da quanto appreso, dovrebbero rimanere chiuse palestre, piscine, cinema e teatri. Le Regioni puntano alla riapertura di bar, ristoranti e negozi per scongiurare un ulteriore colpo mortifero all’economia del Paese.
“Ma non sarà – spiega Miozzo – un “liberi tutti””. Sono ancora tanti i punti interrogativi in vista del vertice con i territori convocato dal ministro per le Autonomie Francesco Boccia nelle prossime ore, a cui parteciperanno anche l’Iss e il ministro della Salute. La linea del Governo resta quella dell’ascolto, ma senza alcuna intenzione di modificare il sistema di monitoraggio. Regioni che sono state interpellate anche dal Commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, il quale ha inviato loro le richieste per il Piano vaccini: riguarderà prima gli ospedali e le Rsa, per un totale di circa 1,7 milioni di persone. Per le successive somministrazioni su larga scala, invece, il piano prevede l’utilizzo di drive-through.
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