Queste parole sono del ministro dell’Economia, Daniele Franco, al Forum Ambrosetti. “E’ evidente – ha aggiunto – che stiamo trasferendo all’estero una parte del nostro potere di acquisto. Se si guarda alla bolletta energetica del Paese, cioè quanto costano le importazioni nette di energia, vediamo che nel 2021 era di 43 miliardi e nel 2022 potrebbe salire a 100 miliardi. Un aumento di 60 miliardi significa circa 3 punti di Pil e vuol dire un deflusso di risorse dall’Italia verso l’estero”.
“La possibilità di fiscalizzare l’aumento del costo dell’energia trova dei limiti nel nostro bilancio pubblico con il debito molto elevato e i tassi d’interesse tendenzialmente crescenti“, ha spiegato Franco, confermando che il governo interverrà con un decreto la prossima settimana ma che “inseguire” l’aumento dei prezzi non basta più.
“Il punto importante è ridurre il prezzo“, ha aggiunto facendo riferimento al “dibattito sul ruolo del Ttf” in corso in Europa. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Daniele Franco, al Forum Ambrosetti. “E’ evidente – ha aggiunto – che stiamo trasferendo all’estero una parte del nostro potere di acquisto. Se si guarda alla bolletta energetica del Paese, cioè quanto costano le importazioni nette di energia, vediamo che nel 2021 era di 43 miliardi e nel 2022 potrebbe salire a 100 miliardi. Un aumento di 60 miliardi significa circa 3 punti di Pil e vuol dire un deflusso di risorse dall’Italia verso l’estero”. Così si legge su Ansa.it.
“La possibilità di fiscalizzare l’aumento del costo dell’energia trova dei limiti nel nostro bilancio pubblico con il debito molto elevato e i tassi d’interesse tendenzialmente crescenti”, ha spiegato Franco, confermando che il governo interverrà con un decreto la prossima settimana ma che “inseguire” l’aumento dei prezzi non basta più. “Il punto importante è ridurre il prezzo”, ha aggiunto facendo riferimento al “dibattito sul ruolo del Ttf” in corso in Europa.