Nel 2018 con il Progetto “Nursery della Rosalia alpina”, il Reparto Biodiversità di Castel di Sangro e l’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, in via sperimentale, hanno lavorato per provare a dare un domani possibile e meno incerto alla rara e straordinaria Rosalia alpina, coleottero cerambicide tra i più belli della fauna entomologica europea.
Da quest’anno questo “sogno” è stato possibile anche grazie alla collaborazione volontaria con operatori del territorio, vicini al sito della nursery nella Riserva Naturale Orientata di Feudo Intramonti e Colle di Licco.
Gaetano Di Domenico ed Enrico Quadrini, titolari di due ditte boschive, hanno donato alla nursery nuovi tronchi di faggio che nel giro di una settimana hanno richiamato l’interesse dei primi ospiti di Rosalia alpina.
Dopo quattro anni di nascite puntuali e affascinanti, infatti, la stessa nursey, era entrata in una fase naturale di sterilità dovuta all’avanzata “vecchiaia” del legno.
Il progetto oltre ad avere un valore legato alla conservazione di una specie protetta dall’Unione Europa per il suo importante ruolo ecologico, all’interno dell’ecosistema boschivo, ha anche un valore educativo nei confronti delle nuove generazioni e dei visitatori che sono guidati e invitati a conoscere tutti gli anelli che tengono assieme un ecosistema, all’interno di un territorio prezioso, da custodire con responsabilità e consapevolezza quale è il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.