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Nel Teramano è corsa al fotovoltaico, ecco i nuovi mega progetti

In Val Vibrata il più grande. A Piano d'Accio quello di Iachini

Il Pnrr e gli incentivi hanno fatto scattare la corsa al fotovoltaico in provincia di Teramo.

In special modo in Val Vibrata, dove è previsto un progetto in grado di fornire elettricità a 14mila famiglie.

É quello da 18 milioni di euro di investimento presentato dalla ‘Corropoli Solar’, che nei giorni scorsi è arrivato sul tavolo degli enti coinvolti nella fase della valutazione di impatto ambientale. Il progetto riguarda terreni nell’area agricola confinante con la zona industriale di Santa Scolastica, in cui è prevista l’installazione di ben 35.672 pannelli fotovoltaici rotanti, in grado di generare una potenza di picco di 21mila kilowatt e una produzione annua stimata di 38 gigawatt ora di energia pulita.
Ci sono almeno altri quattro progetti che nelle ultime settimane sono arrivati sul tavolo degli enti chiamati alle verifiche. Un altro sempre a Corropoli: prevede 10.584 pannelli fotovoltaici per 12,6 Gigawatt ora di elettricità ogni anno.

 

Ancora più grande il progetto che riguarda terreni a cavallo tra i comuni di Morro d’Oro e Roseto degli Abruzzi: 23.368 pannelli fotovoltaici, in grado di generare 28 Gigawatt l’ora ogni anno.
 

Un altro, più piccolo, ad Atri da 2,6 Gigawatt l’ora di produzione annua. E poi c’è il caso del progetto della Agrif di Franco Iachini, l’imprenditore ex patron del Teramo calcio: vuole realizzare a Piano d’Accio – nel territorio del Comune di Teramo – un impianto fotovoltaico con una produzione di picco di 5mila Kilowatt, impegnandosi anche a stipulare “contratti con i gestori dello Stadio Bonolis, del Centro commerciale Gran Sasso e del Dipartimento di Medicina veterinaria, per distribuire direttamente elettricità”.
 

In una lettera con cui Iachini chiede alla Regione Abruzzo un esame urgente, si percepisce tutta la fretta degli investitori, almeno quelli che come lui hanno ottenuto i finanziamenti dal Fondo complementare del Pnrr: “Il bando prevede tempi strettissimi per la messa in esercizio dell’impianto, che deve avvenire, pena perdita del finanziamento, entro e non oltre il 31 dicembre del 2024”.

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