Esplode la polemica nella Asl1. La protesta arriva da Federspecializzandi, l’Associazione Nazionale dei Medici in Formazione Specialistica e FIMMG Formazione Abruzzo, la sottosezione dei corsisti di medicina generale, sul problema dei mancati test sierologici e conseguenti tamponi, a tutti gli operatori sanitari dei reparti no Covid.
Con due lettere, la prima datata 31 maggio e la seconda 14 giugno, indirizzate rispettivamente al direttore sanitario della Azienda Sanitaria Locale Maria Simonetta Santini e al manager Roberto Testa, è stato sollevato il problema.
Dopo aver denunciato una gestione “superficiale” della Fase2, dovuta all’esecuzione di test solo nei confronti di operatori sanitari entrati in contatto con pazienti positivi, Federspecializzandi e FIMMG Formazione Abruzzo, si sono messi a disposizione per effettuare in autonomia, con l’ausilio dei colleghi in servizio nelle Usca dell’Aquila, test sierologici e tamponi.
Ma nessuna risposta è arrivata dalla Asl.
«Ultimamente, più volte, i giovani medici sono stati additati di trasmettere il Virus, salvo poi essere smentiti da indagini epidemiologiche adeguate.
Nella nostra Asl tutti i pazienti che ad oggi entrano negli ospedali sono sottoposti ad esami strumentali di approfondimento per escludere l’esposizione al Covid, gli operatori sanitari a diretto contatto con i pazienti, però, non sono mai stati sottoposti a tampone. I tamponi sono stati fatti solo agli operatori sanitari che sono entrati in contatto con pazienti positivi.
Purtroppo, ad oggi, non abbiamo ricevuto nessun feedback dall’Azienda, e sia i pazienti che gli operatori continuano a rischiare l’esposizione al Covid-19 proprio all’interno dei presidi ospedalieri».
L’allarme è giunto sino all’onorevole PD Stefania Pezzopane, che è intervenuta sulla questione presentando in Parlamento un’interrogazione, richiedendo un immediato intervento del Ministro della Salute.
E sulla sua pagina Facebook ha così sottolineato:
«Ritengo doveroso che il ministro della Salute, per quanto di sua competenza, intervenga presso la regione Abruzzo per chiarire il motivo della mancata indagine epidemiologica sugli operatori sanitari. Per far luce su questa mancanza ho quindi presentato una interrogazione. Viviamo una fase molto delicata di ripartenza, tutti ci stiamo abituando alle nuove regole per scongiurare una nuova ondata di covid-19. Bene dunque che nella ASL1 della regione Abruzzo tutti i pazienti che entrano negli ospedali vengano sottoposti ad esami strumentali per escludere l’esposizione al covid-19, a maggior ragione però – prosegue l’esponente dem – stupisce il mancato controllo sugli operatori sanitari».
Anche le altre categorie sanitarie si stanno muovendo nella stessa direzione, unendosi al grido d’allarme di Federspecializzandi e FIMMG Formazione Abruzzo, che chiedono una copertura a tappeto di tutti gli operatori sanitari.
«Un silenzio inaccettabile che espone a un pericolo molto grave pazienti ed operatori. Un paziente oggi per essere ricoverato necessita della certezza di essere Covid negativo, poi entra in ospedale e magari chi lo cura è un asintomatico!», sottolineano con un certo sarcasmo da Federspecializzandi.
«L’obiettivo è quello di valutare l’esposizione al Covid di tutti gli operatori con esame sierologico e per chi ha sviluppato immunoglobuline fare immediatamente il tampone».
Di seguito le due lettere a firma FIMMG e Federspecializzandi indirizzate alla direzione della Asl1.