Lo scorso 3 settembre, alle 18, si è tenuto un incontro per la presentazione di una nuova realtà associativa, o come l’hanno definita i fondatori, una nuova piattaforma di dialogo: LEUCO’.
Il nome, come molti sapranno, riprende la nota raccolta I DIALOGHI CON LEUCO’ di Cesare Pavese. L’intento di questa nuova piattaforma è quello di coinvolgere le cittadine e i cittadini non solo di Avezzano, ma di tutta la Marsica, a partecipare attivamente allo sviluppo della vita culturale del territorio, a partire dal Teatro dei Marsi, “ad oggi vissuto solo al di sotto delle sue reali potenzialità”, si legge in una nota stampa diramata.
Con i loro interventi, Marielisa Serone D’Alò (filosofa) e gli attori Lino Guanciale e Daniele Paoloni, hanno raccontato una struttura tra le più grandi, per capienza, del Centro Italia, in una posizione logistica favorevole e dotata di ottime maestranze e attrezzature. “Si registra un interesse ed una domanda da parte dei cittadini in continua crescita, sia riguardo gli abbonamenti sia per gli ingressi ai singoli spettacoli. Sono inoltre numerose le richieste da parte di compagnie, realtà culturali e associative, che vorrebbero utilizzare gli spazi del teatro per mostre, spettacoli, o anche interi allestimenti”.
“Riteniamo quindi che il teatro dovrebbe ampliare l’offerta e non limitarla solo all’utilizzo serale, magari con la programmazione di seminari, corsi di formazione per lavoratori dello spettacolo, corsi di orientamento al lavoro nello spettacolo per giovani, e come polo di produzioni teatrali. L’obiettivo è riuscire a valorizzare la struttura, facendola lavorare quasi ogni giorno dell’anno e non solamente per quella manciata di spettacoli programmati, per poter essere vissuta come centro di forte aggregazione e crescita culturale, oltre a generare indotto e lavoro per tutto il territorio, senza gravare sui conti e sulle casse comunali”, si legge.
Per questi motivi Leucò porta avanti l’idea di far nascere un soggetto autonomo, legato al territorio, alle amministrazioni (comunali e regionale) ed alle realtà storiche teatrali e musicali locali, che possa traghettare il teatro fuori da una gestione esclusivamente comunale, puntando ad una sinergia tra gli enti locali, gli utenti ed i privati che possa far fare alla struttura il salto di qualità che merita.