Vescovi ufficialmente in campo per dire “no” alla chiusura dei tribunali di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto: gli arcivescovi Bruno Forte (Chieti-Vasto) ed Emidio Cipollone (Lanciano Ortona) e dei vescovi Pietro Santoro (Avezzano) e Michele Fusco Vescovo (Sulmona-Valva) in una nota congiunta agli amministratori impegnati nella battaglia per scongiurare la chiusura dei 4 tribunali abruzzesi esternano il loro pieno sostegno alla causa.
“Come Pastori del popolo affidato alla nostra cura pastorale nei territori delle diocesi di Avezzano, Sulmona-Valva, Chieti-Vasto e Lanciano-Ortona – hanno messo nero su bianco Santoro, Fusco, Forte e Cipollone – esprimiamo la nostra solidarietà con i tanti che si oppongono alla chiusura dei cosiddetti Tribunali minori. A pagare le conseguenze di tale chiusura sarebbero i più deboli, le tante persone che hanno bisogno di ricorrere alla giustizia e che hanno ben pochi mezzi per farlo. Allontanare la prossimità del luogo di giudizio significherà per tanti rinunciare al ricorso ai Tribunali, inducendo la sfiducia nelle istituzioni e nell’attenzione che lo Stato dovrebbe avere soprattutto nei confronti di quanti hanno minori mezzi e possibilità. Ci appelliamo alle Autorità preposte perché si soprassieda alla paventata chiusura e si cerchino soluzioni adeguate ai problemi riscontrati, ascoltando le urgenze della nostra gente, rappresentate anche da voci competenti del mondo della giustizia e dagli Amministratori locali”.
L’assist dei pastori di anime, che segue la dichiarazione di ammissibilità dell’emendamento pro-proroga dei senatori abruzzesi, spinge il Comune di Avezzano a promuovere un nuovo incontro a distanza, mercoledì 21 luglio, alle 19, con i senatori firmatari dell’emendamento, i sindaci di Lanciano, Sulmona e Vasto, i presidenti delle province di L’Aquila e Chieti e degli ordini degli avvocati. Nel nuovo faccia a faccia gli amministratori comunali e provinciali e i legali decideranno le prossime mosse per spingere l’emendamento pro-proroga della chiusura dei tribunali oltre settembre del 2.022. Ciò che hanno chiesto ufficialmente in forma congiunta i senatori di tutti i partiti politici, Gianluca Castaldi, Gabriella Di Girolamo, Luciano D’Alfonso, Primo Di Nicola, Nazario Pagano, Alberto Bagnai, Gaetano Quagliariello, Alberto Balboni, Giuseppe Luigi Cucca e Loredana De Petris con l’emendamento a firma congiunta dichiarato ammissibile dalla prima e seconda commissione.