Con un’ordinanza adottata nella giornata di ieri dal Giudice del Tribunale di Avezzano, la dottoressa Giulia Sorrentino, è stata rigettato il ricorso della Santa Croce, con il patrocinio degli avvocati Giulio Mastroianni e Roberto Fasciani, inteso ad ottenere la reintegra nel possesso della ‘vasca di calma’, sita in località Capranica, facente parte della condotta di adduzione della sorgente ‘Fonte Sant’Antonio – Sponga’.
La società dell’imprenditore molisano lamentava lo spoglio avvenuto nell’ottobre 2016, allorché, per accedere alla vasca in questione, la polizia giudiziaria sostituì i lucchetti, consegnando le chiavi al responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Canistro, il geometra Massimo Iafolla, il quale non le ha più restituite, neanche dopo l’annullamento del provvedimento di sequestro da parte del Tribunale del Riesame.
Il Comune di Canistro, citato in giudizio, si è opposto per il tramite degli avvocati Salvatore Braghini e Renzo Lancia, eccependo l’assoluta estraneità dell’ente comunale e la correttezza dell’operato del proprio tecnico.
Il Giudice ha così accolto in pieno la tesi del Comune, precisando che l’incarico di affidatario delle chiavi deve intendersi attribuito a Massimo Iafolla in proprio, sebbene la sua selezione come soggetto affidatario sia avvenuta in ragione del ruolo rivestito all’interno dell’amministrazione comunale, anche tenuto conto del fatto che egli è stato nominato personalmente quale ‘ausiliario di P.G.’ per le operazioni di sequestro in oggetto.
Ha concluso, pertanto, che il Comune non può essere ritenuto autore dello spoglio, né sotto il profilo materiale né sotto quello morale, condannando la società alla refusione delle spese di lite. Piena soddisfazione esprime il sindaco Angelo Di Paolo e l’assessore competente Ugo Buffone. Il primo cittadino, in particolare, nel sottolineare la correttezza dell’amministrazione comunale, evidenzia che «Colella è rivolto ancora al passato, accampa pretese, sempre corredate da diffide e minacce, per ottenere ciò che non può, agendo come se le cose non siano cambiate, ossia come fosse ancora il concessionario della sorgente di Canistro. Così non è! Ed è, dunque, l’ora di cambiare atteggiamento, di assecondare la fase di transizione che sta conducendo alla realizzazione di un cambio di gestione in favore del legittimo aggiudicatario, e ciò, in primis, per il bene dei lavoratori e di tutta la comunità di Canistro».
Fonte: il Sindaco del Comune di Canistro, l’assessore competente, Ugo Buffone, l’avvocato Salvatore Braghini e l’avvocato Renzo Lancia
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