È stato pubblicato in data 28 agosto, il primo Rapporto sul V ciclo di valutazione dell’Italia adottato dal Gruppo di Stati contro la Corruzione (GRECO) in occasione della sua 96ª Sessione Plenaria, tenutasi a Strasburgo nelle giornate del 18 -22 marzo scorso.
Il GRECO ha dato conto dell’analisi svolta dal Comitato di valutazione sulla base degli elementi e delle informazioni fornite spontaneamente dalle Autorità italiane, sia in forma scritta, sia attraverso incontri tra le autorità coinvolte e la società civile con i membri del Comitato Greco (on site visit del maggio 2023) su specifiche tematiche.
Più in particolare, gli ambiti trattati hanno riguardato la prevenzione della corruzione rispetto alle alte cariche dei governi centrali (top executive functions) e rispetto alle Forze di Polizia (Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato), con l’obiettivo esclusivo di valutare l’efficacia degli strumenti anticorruzione e di promozione dell’integrità nel governo centrale e nelle forze di Polizia e indentificare possibili lacune o criticità nel funzionamento degli strumenti già in essere.
Nel rapporto viene evidenziato che “la posizione dell’Italia nei sondaggi dell’opinione pubblica è leggermente migliorata negli ultimi cinque anni, con punteggi compresi tra 50 e 56, passando dalla 52ª alla 41ª posizione nell’Indice di Percezione della Corruzione di Transparency International”.
Per il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio “nel Rapporto viene ribadito che l’Italia ha un robusto sistema di norme anticorruzione e che le nostre Forze di Polizia sono sempre molto attive nella lotta alla corruzione. Le raccomandazioni elevate a carico del governo centrale, in estrema sintesi, rilevano una necessità di migliore razionalizzazione delle diverse fonti normative applicabili alle categorie delle alte cariche dello Stato e degli uffici di diretta collaborazione, sottolineando la necessità di un quadro comune per l’integrità che risulti applicabile a tutte le persone che ricoprono posizioni dirigenziali di alto livello. Va sottolineato, al riguardo, che nel V ciclo si valuta soprattutto l’aspetto della prevenzione: regole in tema di dichiarazioni patrimoniali, trasparenza, prevenzione di conflitti di interesse”.
“Anche per le Forze di Polizia di Stato – prosegue Nordio – viene riconosciuta l’esistenza di un sistema efficace per prevenire e gestire i rischi d’integrità e vengono fornite alcune indicazioni per migliorare il livello dei controlli sul buon funzionamento dell’apparato. L’Italia è membro GRECO dal 2007, ha sempre collaborato con lealtà e impegno con il gruppo di lavoro e continuerà a farlo, proseguendo nell’attività di contrasto al fenomeno corruttivo con un’ampia gamma di azioni preventive e repressive”, conclude il Ministro.
L’Italia, come fatto nel corso dei precedenti esercizi di valutazione, porterà avanti gli sforzi di implementazione delle Raccomandazioni elevate dal GRECO negli ambiti presi in esame nell’attuale ciclo, nei tempi indicati per la prossima compliance”.