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Nuovo Dpcm in vigore da domani, Natale blindato

L'Italia, politica e tecnica, chiamata ad una grande prova: quella di arrivare preparata a quella che potrebbe essere la terza ondata di questo maledetto virus, che sta minando alla base salute, lavoro e anche gli affetti.

Famiglie separate da una linea di confine, quella del proprio Comune di residenza. Questo Natale sarà così, vissuto al minimo, con un gran risparmio di energie per la preparazione di pranzi e cene sontuose e abbondanti – come vuole la tradizione regionale abruzzese – ma quanto avremo voluto lamentarci quest’anno come tutti gli altri anni dei parenti e dei regali non graditi? Humor a parte, la situazione impone serietà e rispetto delle regole, anche perché le vittime di questo maledetto virus ci sono e non smettono di esserci. Il Natale 2020, così come il Capodanno 20-21, sarà ingabbiato dal Covid, nel senso letterale del termine. Più che dal virus, dalle regole per contenerlo: è stato firmato la notte del 2 dicembre il decreto legge dal Capo dello Stato, che va a restringere di molto la possibilità di spostamento per queste festività.

Questa sera, è toccato invece al DPCM nuovo, illustrato in Conferenza stampa dal Premier Conte, in diretta da Palazzo Chigi. “Continueremo con il sistema delle Regioni colorate, questo meccanismo ci sta permettendo di dosare i nostri interventi, evitando di gravare sulle Regioni che hanno una bassa criticità: nel giro di un mese abbiamo piegato la curva dei contagi, portando RT sotto l’1. Attualmente, l’ RT è pari a 0.91. In prossimità delle festività natalizie – ha affermato Conte in diretta – tutte le Regioni italiane saranno gialle. Stiamo evitando un lockdown generalizzato come quello di primavera, ma non possiamo assolutamente affrontare il Natale con le restrizioni previste per le zone gialle, serve ancora più cautela”, ha detto Conte. Il nuovo Dpcm ricalca in parte il testo già noto del Decreto Legge di Mattarella.

Misure, quindi, inasprite per i giorni rossi del calendario – VIETATI TUTTI GLI SPOSTAMENTI DA UNA REGIONE AD UN’ALTRA FINO ALLA BEFANA: A NATALE, SANTO STEFANO E 1 GENNAIO VIETATI ANCHE TUTTI GLI SPOSTAMENTI DA UN COMUNE AD UN ALTRO.

Sarà consentito sempre comunque il rientro nel proprio Comune di residenza e nell’abitazione dove si è domiciliati o dove si sta abitando con il proprio compagno o con la propria compagna. Impianti da sci chiusi fino al 6 gennaio, a partire da domani. Nel periodo delle feste sospese tutte le crociere. “Raccomandiamo – ha aggiunto Conte – di non ricevere a casa persone durante le feste, persone non conviventi. Di certo non possiamo entrare nelle vostre case per controllare in un sistema liberar-demcratico, ma dobbiamo essere tutti ossequiosi di questo periodo di allerta”.

“Chiediamo a tutti di rispettare queste regole. Nelle occasioni di maggiore convivialità, queste raccomandazioni si devono avere bene in mente ancora di più per proteggere i nostri cari, i nostri genitori o i nostri nonni”, ha asserito il Premier.

Le regioni invece cambieranno di colore, sempre se potranno farlo in base agli oramai famosi 21 parametri scientifici a disposizione degli esperti della Cabina di Regia, a partire da questo sabato, non prima. Sabato, quindi, verrà firmata una nuova ordinanza da parte del Ministro alla Salute Speranza, che cambierà il tono di criticità a varie parti dell’Italia, compreso FORSE il nostro Abruzzo. La terza ondata potrebbe colpire nel mese di gennaio.

Intanto, la stretta generale, valida quindi per tutto lo Stivale, riguarderà i giorni che vanno dal 21 dicembre al 6 gennaio. In questo periodo temporale non si potranno nemmeno raggiungere le seconde case. Tutto questo per tentare di non lasciarsi sommergere da quella che potrebbe essere la terza ondata di contagio. Sicuramente, fino al 7 di gennaio resta attiva la DAD per le scuole superiori, dopo quella data vi sarà un graduale ritorno in classe anche per gli alunni di scuola superiore. Nella prima fase, dal sette, rientrerà in classe, con didattica in presenza, il 75% degli studenti.

Misure severe anche per il Capodanno, il coprifuoco si allunga di qualche ora, e cioè: dalle ore 22 del 31 dicembre sino alle 7 primo gennaio 2021; saranno, quindi, consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità e motivi di salute.

BAR E RISTORANTI SEMPRE APERTI A PRANZO IN AREA GIALLA, QUINDI SARA’ POSSIBILE PRANZARE FUORI A NATALE O A SANT STEFANO, ASPORTO PER ZONE ROSSE O ARANCIONI PER BAR E RISTORANTI, dalle ore 5 alle 22. Consegne a domicilio sempre possibili.

GLI ALBERGHI RESTERANNO APERTI IN TUTTA ITALIA – Ma il 31 sera non sarà possibile organizzare in Hotel veglioni o cene, di fatti i ristoranti degli alberghi chiuderanno alle 18. Dopo questo orario sarà consentito solo il servizio in camera.

NEGOZI APERTI FINO ALLE ORE 21 Negozi invece aperti dal 4 dicembre al 6 gennaio fino alle ore 21. “Non vogliamo – ha detto Conte – limitare lo shopping. Dal 4 dicembre al 15 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi, nei centri commerciali saranno però aperti solo alimentari, farmacie e parafarmacie, sanitari, edicole e tabaccai e vivai. Per sostenere le attività commerciali e per aiutare le famiglie, abbiamo deciso di far partire da subito il Piano Italia Cashless. Ossia partirà il Cashback di Natale. Chi pagherà con carte e app dall’otto dicembre fino al 31 dicembre, avrà un rimborso del 10% fino a 150 euro e vale per la singola persona e non per il nucleo familiare. Il rimorso riguarderà tutti i tipi di spesa e sarà cumulabile tra membri della stessa famiglia. Dobbiamo favorire in questo momento i negozi di prossimità. Il tutto scaricando l’app IO (la stessa che è valsa per il bonus vacanze Ndr.) ed identificarsi con SPID o la propria carta d’identità elettronica”.

Pensiero infine rivolto alle persone con disabilità, in occasione della Giornata di oggi, dedicata a loro. “Siamo consapevoli delle grandi difficoltà che stanno affrontando in questo particolare momento storico: il Governo è sempre attento, dobbiamo continuare lungo questa strada ed attendere le cure monoclonali e che il piano vaccini sia operativo. Tutto arriverà con il nuovo anno”.

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