Nella necessità di realizzare un logo che rappresentasse gli intenti della Commissione delle Pari Opportunità, tra i tanti visualizzati nel web del tutto similari tra loro, si è scelta quella che, della sua provocazione, ha suscitato una immediata positiva reazione.
A dirlo, sono le componenti della Commissione Pari Opportunità della città di Avezzano. Il simbolo scelto è riportato come immagine di copertina.
La 50 lire venne coniata nel 1954 e rappresenta, sul lato frontale della moneta, il dio Vulcano o Efesto, nudo e voltato di spalle, nell’atto di battere il martello sull’incudine. Si visualizza inoltre sia l’anno di conio sia il valore assegnato.
“Nella scelta dello Stato italiano di rappresentare sulla moneta da 50 lire l’immagine del Dio Vulcano emerge una simbologia inequivocabile: la forza lavoro dell’uomo. Considerando che ancor oggi bisogna prodigarsi per sostituire l’immagine della donna vista, per lo più, votata esclusivamente al compito di curatrice della famiglia e quindi lontana dal poter affrontare determinati impegni lavorativi, ecco l’avvicendamento sulla moneta in causa”, così dicono le donne della Commissione avezzanese.
Il Dio Vulcano è sostituito da una leggiadra antica immagine femminile, indicazione che la donna mantiene la propria femminilità, (che non vuol dire né incapacità né debolezza), affrontando qualsiasi ambito lavorativo, come nell’atto di battere il martello sull’incudine, ma soprattutto che anch’essa rappresenta la forza lavoro dello Stato italiano.
“Le scarpe rosse sono, e saranno sempre, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. Il colore è volutamente in contrasto con le tonalità originali di grigio della moneta. Un segnale volutamente forte e rappresentativo. Sul supporto dell’incudine è stato posizionato il simbolo della Comune della Città di Avezzano, a cui la CPO fa capo, la data di riferimento è quella della costituzione della CPO, il valore monetario è rimasto il medesimo in funzione di una migliore rievocazione mnemonica che porti al raffronto con l’originale”.