«Sarà stato di agitazione di tutto il personale sanitario provinciale a partire dal 23 novembre, giorno dello sciopero dei dirigenti medici, se la Regione non farà un passo indietro rispetto alla richiesta fatta alle Asl abruzzesi di una parziale attuazione del piano assunzioni 2018 e di una riduzione del personale a tempo determinato per rientrare della spesa per il costo del rinnovo dei contratti». Lo annunciano il segretario provinciale della Uil Fpl Antonio Ginnetti e il responsabile provinciale Uil Fpl Medici Antonello Fabbri che ribadiscono, inoltre, un secco ‘no’ all’ipotesi di un project financing per costruire un nuovo ospedale all’Aquila.
«Sono già stati spesi 57 milioni per il ripristino dell’ospedale San Salvatore e non occorre spendere altre risorse per crearne un altro ex novo – aggiungono – E’ piuttosto di primaria importanza concentrare le risorse finanziarie disponibili per investimenti sul personale e su nuove tecnologie per garantire così servizi di qualità agli utenti».
«Per questo sosterremo lo sciopero dei dirigenti medici del prossimo 23 novembre per la carenza di personale e per il mancato rinnovo contrattuale e porteremo avanti con determinazione lo stato di agitazione oltre quella data con tutte le altre forze sindacali se le condizioni resteranno le stesse – concludono – Non abbasseremo la guardia sulle questioni di vitale importanza per la Asl provinciale come l’incremento del personale, il riconoscimento di una giusta retribuzione e il miglioramento dei servizi ai cittadini».
Fonte: Uil Fpl
Foto di: La Gazzetta Meridionale