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Nursing Up: “Allarme retribuzioni infermieri italiani”

"Ferme al palo da anni: sindacati come il Nursind paradossalmente oggi si indignano… dopo aver detto sì ad un contratto discutibile e deludente”

“L’allarmante situazione delle retribuzioni degli infermieri italiani è ormai evidente, con gravi difficoltà economiche che gravano quotidianamente sulla professione. Tuttavia, prendiamo atto di dichiarazioni che nelle ultime denunciano la grave crisi salariale, provenienti però da chi ha appoggiato paradossalmente fin qui un contratto che non risolve i reali problemi. In particolare, a suscitare interrogativi è l’indignazione tardiva del sindacato Nursind, che arriva dopo aver appoggiato un contratto che non soddisfa le necessità degli infermieri. Per noi questa tempistica solleva legittimi dubbi”. Esordisce così nella sua disamina il sindacato Nursing Up.

“Indignarsi a tempo scaduto non fa curriculum”, continua Nursing Up. L’indignazione sarebbe dovuta arrivare molto prima, quando c’era ancora la possibilità di cambiare le cose. “Leggiamo allora con stupore le parole del Segretario Nazionale del Nursind, Andrea Bottega, che denuncia la gravissima perdita di potere d’acquisto degli infermieri italiani, richiamando i dati della Fondazione Gimbe. Parole giuste. Ma che arrivano forse troppo tardi…. Lo stesso Nursind ha da tempo dichiarato di voler firmare il nuovo contratto collettivo, nonostante le evidenti criticità economiche e professionali”, afferma ancora il Nursing Up.

“Delle due l’una: o ci si è accorti solo oggi della crisi salariale, oppure la si conosceva e si è scelto comunque di sostenere quell’accordo”. Non è possibile sostenere un contratto e poi lamentarsene. “È una questione di coerenza e di rispetto verso gli infermieri, che non meritano questo ‘teatrino’”, aggiunge il sindacato.

La tempistica di questa indignazione è sospetta. “Questa indignazione arriva a ridosso delle elezioni RSU. Un caso? Forse. Ma la coincidenza non passa inosservata”, continua Nursing Up.

“Noi, al contrario, non abbiamo bisogno di dichiarazioni a effetto. Abbiamo detto no a un contratto che:

  • non prevede e valorizza le carriere per infermieri e altri professionisti ex legge n 43/2006;
  • non recupera il potere d’acquisto e riconosce agli infermieri, ostetriche e altri professionisti sanitari solo 8 euro in più di stipendio tabellare;
  • accetta una logica di sotto finanziamento che penalizza ogni giorno infermieri, ostetriche e altri professionisti sanitari.”

Nursing Up conclude: “Altri hanno scelto di dare il proprio assenso. Scelte legittime. Ma non si può oggi tornare sul palco con toni da paladini, dopo aver applaudito dietro le quinte”. Il sindacato ribadisce la sua posizione di coerenza e serietà, sottolineando l’importanza di azioni concrete, non solo parole.

“Nursing Up continuerà a battersi per contratti giusti, stipendi dignitosi e una sanità pubblica all’altezza dei suoi professionisti”.

 

Comunicato stampa

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