L’obbligo vaccinale per la categoria dei docenti, in Italia, resta ancora – per ora – chiusa nel cassetto. Il Ministro all’Istruzione del Governo Draghi, Patrizio Bianchi, ha asserito di recente, parlando proprio del rientro a scuola a settembre: “Ci troveremo questa settimana col Consiglio dei ministri e la decisione sull’obbligo vaccinale o meno per gli insegnanti andrà presa dall’intero collegio”.
A riportare la notizia è Ansa.it. “Le vaccinazioni sono una priorità assoluta, invitiamo il governo a prendere iniziative stringenti – chiede il leader del PD Enrico Letta, auspicando il massimo impegno affinché le scuole rimangano aperte contro “il disastro” della Dad.
Matteo Salvini, invece, è di tutt’altro avviso. “Va messa in sicurezza prima la popolazione dai 60 in su, da 40 a 59 scelgano, per i giovani non serve”, dice.
E aggiunge: “Parlare di obbligo per studenti di 13 o 14 anni o per gli insegnanti non fa parte del mio modo di pensare un paese libero. Entro settembre si stima di arrivare oltre il 90% di copertura volontaria fra gli insegnanti. Che senso ha parlare di obblighi o licenziamenti a scuola?“.
Replica Letta: “Salvini ride e scherza. Penso che questo atteggiamento sia completamente irresponsabile”.
Il leghista replica: “il caldo fa brutti scherzi“. Una bacchettata arriva però dallo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza, per il quale “nel dibattito sui vaccini non sono ammissibili ambiguità da parte di nessuna forza politica”. Anche il segretario di Italia Viva, Matteo Renzi, attacca: “dire che non bisogna vaccinarsi sotto i 40 anni è una follia”.