La produzione di olio extravergine d’oliva in Abruzzo è di qualità eccellente e il 52% di raccolto in più rispetto alla disastrosa annata del 2018. E’ quanto emerge dall’indagine eseguita dagli osservatori di mercato di Cia – Agricoltori Italiani, Italia Olivicola e Associazione italiana frantoiani oleari.
Il presidente regionale di Cia – Agricoltori Italiani Mauro Di Zio parla di dati positivi per la regione rispetto allo scorso anno: «Annata caratterizzata dalla qualità ma anche dalla quantità. Un dato che è stato favorito principalmente dall’andamento climatico con una produzione stimata di oltre 10mila tonnellate».
Lungo la fascia litoranea del pescarese si osserva un calo produttivo dell’ordine del 10-20% rispetto al 2018.
Nella fascia pre-montana e in montagna questa improvvisa escalation delle temperature è stata, invece, meglio sopportata dalle piante e mentre lo scorso anno non si era praticamente avuta produzione oggi ci si attendono dei buoni risultati.
Nel teramano la produzione si presenta a macchia di leopardo. Il monitoraggio della produzione sul territorio fa stimare una riduzione del 50% rispetto allo scorso anno.
Per la provincia di Chieti, che è quella che maggiormente incide sulla produzione regionale, si stima invece un incremento di circa il 70% che pure non riporta la produzione ad una piena carica.
Non sono stati registrati attacchi di tignola se non qualcosa sulla fascia costiera, il che ha influito positivamente sia sulla quantità che sulla qualità.
Olio evo 2019: in Abruzzo qualità e quantità
Cia, Di Nizio: «Annata caratterizzata dalla qualità ma anche dalla quantità»