La Corte di Assise dell’Aquila ha condannato a 15 anni di carcere il 29enne aquilano Gianmarco Paolucci con l’accusa di aver ucciso il 55enne aquilano e dipendente dell’Asm Paolo D’Amico. Il pm Simonetta Ciccarelli aveva chiesto l’ergastolo. I giudici, presidente del collegio, Alessandra Ilari, hanno cancellato le aggravanti.
Il delitto è avvenuto il 24 novembre del 2019 nella abitazione della vittima, in un posto di campagna isolato nel comune di Barisciano, a pochi chilometri dal capoluogo regionale. Il giovane aquilano avrebbe aggredito e colpito ripetutamente D’Amico probabilmente per questioni legate al possesso di piante di marijuana che la stessa vittima coltivava in garage. Oltre alla parte civile rappresentata dall’avvocato Francesco Valentini, del foro dell’Aquila, anche la Procura della repubblica potrebbe presentare appello. I parenti della vittima, mamma e fratello, hanno chiesto un risarcimento danni di circa 1,7 milioni di euro. L’imputato è stato difeso dagli avvocati, Lucia Sardo, del foro di Milano, e Mauro Ceci, dell’Aquila.