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Omicidio stradale Sforza, a luglio il rito direttissimo

L'inizio del processo che vede imputato Jarrar Ayoub con l'accusa di omicidio stradale per la morte di Sara Sforza è stato rinviato all'8 luglio, causa Coronavirus. Si procederà con un giudizio immediato. Questa la decisione del Gip.

Jarrar Ayoub, il marocchino accusato dell’omicidio stradale di Sara Sforza, avvenuto nel tardo pomeriggio del 2 gennaio scorso, lungo la Tiburtina Valeria, dovrà presentarsi davanti al giudice del Tribunale di Avezzano l’8 luglio prossimo, per l’inizio del processo a suo carico. Così ha deciso qualche giorno fa il Gip Mario Cervellino, il quale ha anche disposto che si proceda, per quella data, con un rito direttissimo. Nessuna udienza preliminare, quindi, ma si andrà dritti al sodo del dibattimento.

A commentare la decisione del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avezzano l’avvocato Lucio Cotturone, che rappresenta in seno al processo Alessio Vergari, fidanzato della ragazza, rimasto gravemente ferito a seguito del violento impatto stradale.

“Io credo – annuncia alla Redazione di InfoMediaNews – che lo strumento adottato dal Gip per aprire il processo, ossia il rito di giudizio immediato, renda giustizia alla memoria di Sara. Si salterà, quindi, l’udienza filtro, ossia quella preliminare perché evidentemente pendono sul capo dell’accusato gravi indizi di colpevolezza. Anche grazie alla forte pressione mediatica e all’attento lavoro della magistratura, si è giunti a questo risultato. Il Gip, per prendere questa decisione, ha valutato attentamente la piattaforma probatoria. All’orizzonte, non è prevista alcuna assoluzione. Anche il mio assistito – continua l’avvocato – è rimasto gravemente ferito dal frontale mortale. Ancora adesso ha difficoltà a muovere il braccio offeso e con il Coronavirus non può nemmeno seguire una adeguata fisioterapia, considerando anche che lui di lavoro fa il parrucchiere, quindi va da sé che una non ripristinata manualità potrebbe aprire anche uno scenario particolarmente gravoso a livello occupazionale per lui”.

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