Il pacchetto di misure è vero, è rigido: ma è ciò che occorre secondo il Governo per tenere a bada l’ultima variante contagiosa del virus, l’Omicron e arrivare all’anno nuovo “sani e salvi” e con ferite di guerra lievi.
Tanto sta facendo, ovviamente, la terza dose, il famoso richiamo. Il decreto prevede innanzitutto lo stop a tutti gli eventi e le feste previste in piazza e i concerti all’aperto fino al 31 gennaio in tutta Italia per evitare assembramenti.
Una misura, questa, presa anche per uniformare le varie decisioni che erano state già adottate da regioni e sindaci. Chiuse anche le discoteche e i locali da ballo: una scelta – come si legge su Ansa.it – che è stata fatta durante il Consiglio dei Ministri.
Servirà, poi, il super green pass anche per il semplice caffè al bancone del bar. Un’altra misura molto dura è l’estensione del pass rafforzato a settori che fino ad oggi ne erano esclusi.
Fino alla conclusione dello stato di emergenza, previsto al momento per il 31 marzo, potranno prendere il caffè o mangiare al bancone solo i vaccinati e i guariti: il decreto prevede infatti l’obbligo del super green pass anche per i servizi di “ristorazione al banco”. Ma il pass rafforzato, a partire dal 30 dicembre, è esteso anche a musei e luoghi di cultura, a piscine, palestre e sport di squadra, ai centri benessere e ai centri termali, ai centri culturali, sociali e ricreativi, alle sale gioco, sale bingo e casinò.
MASCHERINE ALL’APERTO E FFP2 SU BUS E METRO – Ampiamente annunciato, arriva l’obbligo di utilizzo anche all’aperto in tutto il paese fino al 31 gennaio delle mascherine. Non solo. Il Cdm ha deciso di estendere l’obbligo delle Ffp2 fino alla fine dello stato d’emergenza per cinema, teatri, stadi, palazzetti e mezzi di trasporto compresi bus e metrò. In tutti questi luoghi, inoltre, è vietato il consumo di cibi e bevande. Nel decreto non c’è invece un intervento per calmierare i prezzi delle FFp2, come era stato chiesto da Forza Italia e Italia Viva.
GREEN PASS A 6 MESI – Altro intervento pienamente condiviso e suggerito dagli scienziati era la riduzione della durata del pass. Dal primo febbraio varrà 6 mesi poiché ormai è certo che la protezione dei vaccini cala fortemente dopo 180 giorni. La misura scatterà dunque tra 40 giorni proprio per dare tempo a tutti coloro che non la hanno ancora fatta di fare la terza dose. Con un’ordinanza del ministero della Salute verrà inoltre anticipata ulteriormente la possibilità di fare il booster: da 5 a 4 mesi.
RAFFORZATI I CONTROLLI ALLE FRONTIERE – Il governo ha infine deciso di rafforzare i controlli alle frontiere: verranno fatti in aeroporti, porti, stazioni e valichi terrestri dei test antigenici o molecolari a campione su chi entra in Italia. In caso di positività, si dovrà andare in isolamento per 10 giorni, se necessario anche nei Covid Hotel.