“La variante Omicron in Italia non è ancora diffusa in modo significativo. Abbiamo un vantaggio e dobbiamo mantenerlo, sappiamo che non durerà a lungo. Ma 10 giorni significano 4-5 milioni di terze dosi e questo può fare la differenza. Giovedì si riunisce la cabina di regia, nessuna decisione è stata presa: faremo le valutazioni sulla base dei dati”. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, si esprime così sull’emergenza covid, con i rischi legati alla variante Omicron. Giovedì 23 dicembre si riunisce la cabina di regia, che potrebbe adottare ulteriori misure per contrastare la crescita dei contagi.
“C’è un elemento di preoccupazione da parte del governo, sarebbe poco serio non essere preoccupati in una situazione del genere. Ci stiamo confrontando, numeri alla mano. Valuteremo le soluzioni possibili -spiega Speranza-. Penso comunque che siamo in una fase diversa rispetto allo scorso anno: a Natale dell’anno scorso eravamo in zona rossa in tutti i giorni festivi e prefestivi, con chiusure durissime. I decessi erano molti di più, avevamo il triplo di ricoveri in terapia intensiva. Ora non ci sono limitazioni, le attività economiche sono aperte: abbiamo fatto una grande campagna di vaccinazione, l’88,5% delle persone sopra i 12 anni ha fatto la prima dose e l’85,3% ha fatto anche la seconda”.
L’Italia negli ultimi giorni ha sfiorato i 30mila contagi quotidiani. “C’è una situazione non semplice a livello italiano ed europeo, anche se i nostri contagi quotidiani sono un terzo rispetto a quelli della Gran Bretagna e circa la metà rispetto a quelli di Francia e Germania. C’è una crescita significativa piuttosto costante nelle ultime settimane, se continua così può rischiare di mettere in difficoltà le nostre strutture sanitarie”, dice Speranza.