La vasta operazione anti-droga, coordinata dagli uomini della Polizia di Stato dell’Aquila e messa in atto all’alba del 27 aprile scorso, portò all’arresto di 6 persone, tutti cittadini stranieri, per il reato di associazione a delinquere finalizzata all’illecito traffico di sostanze stupefacenti. Tra i 6 arrestati, figurava anche un marocchino residente stabilmente da anni nel Comune di Celano, all’apice del gruppo criminale dello spaccio, sgominato dagli agenti.
Ieri mattina, alle ore 9 e 30, il Tribunale del Riesame dell’Aquila ha accolto la linea difensiva avanzata dal legale difensore dell’uomo, Pasquale Milo, del foro di Avezzano.
E.E.M., quindi, classe 1976, torna in libertà. La richiesta è stata accolta dal giudice del Tribunale del Riesame poiché non c’è pericolo che il 44enne reiteri il reato per il quale era stato arrestato dalla Polizia. L’uomo è uscito, perciò, dal carcere dove era detenuto, a Rieti.
Il Tribunale del Riesame ha annullato il primo provvedimento cautelare emesso dal Gip.
Le indagini, articolate, dei poliziotti della squadra mobile avevano permesso di accertare una rilevante attività di vendita al dettaglio di sostanze stupefacenti, in particolar modo cocaina e hashish, posta in essere principalmente da albanesi e macedoni, che hanno costituito una vera e propria organizzazione criminale dedita al reperimento e al successivo spaccio delle droghe nella città dell’Aquila e del suo circondario.
Lo straniero residente a Celano faceva parte del solidarizzo criminale, al posto di comando, assieme ad altri 5, della rete di spaccio a L’Aquila città e frazioni.