Nei giorni scorsi il personale della Squadra Mobile, nell’ambito dei servizi predisposti al controllo del territorio, ha reso noto di aver effettuato una serie di appostamenti che hanno permesso di arrestare B.L., ventenne albanese, residente a L’Aquila, già noto alle Forze dell’Ordine per i suoi precedenti di rissa e lesioni personali.
L’uomo, al fine di eludere i controlli, aveva organizzato un traffico di stupefacenti nei pressi della sua abitazione, recapitando la droga, già divisa in dosi in base agli ordini ricevuti, tramite mirate e rapide consegne ai numerosi avventori che transitavano sulla pubblica via con le proprie autovetture.
Fermato durante una delle tante consegne, gli investigatori avevano proceduto alla perquisizione della sua abitazione, sequestrando denaro contante, decine di dosi di cocaina e marjuana pronte per la consegna.
L’arrestato, che aveva messo in piedi una vera e propria centrale di spaccio, all’interno della sua dimora deteneva altresì l’attrezzatura necessaria per il taglio ed il confezionamento della sostanza stupefacente anch’essa sequestrata.
Dopo gli atti di rito lo straniero, già irregolare sul territorio italiano, veniva giudicato per direttissima e condannato alla pena di anni 1 di reclusione ed euro 1.200,00 di multa, in considerazione delle circostanze dell’arresto nonché dei gravi elementi di prova raccolti a suo carico.
Successivamente alla sentenza veniva espulso con decreto del Prefetto ed il Questore di L’Aquila disponeva la misura alternativa al trattenimento al CPR (Centro Permanenza Rimpatri), trattenendo il passaporto presso l’Ufficio Immigrazione con l’obbligo di firma per tre giorni a settimana.
Durante la perquisizione domiciliare gli investigatori, che avevano rinvenuto un passaporto di un altro cittadino albanese, sono riusciti a rintracciare il legittimo titolare anch’egli irregolare sul territorio nazionale.
Costui, nella tarda serata di ieri, è stato espulso e rimpatriato con accompagnamento coatto alla frontiera convalidato dal Giudice di Pace.
Il Questore: “nonostante l’attuale fase emergenziale che ci vede costantemente impegnati nel controllo del territorio finalizzato alla verifica delle disposizioni impartite dal Governo, la Questura di L’Aquila, come promesso all’inizio del mio mandato, continua nella sua incessante attività di prevenzione dei reati e di contrasto ad ogni forma di illegalità. Andremo avanti nel percorso di legalità che, sono convinto, consentirà, con la collaborazione dei cittadini, di eliminare qualsiasi tentativo di traffico illegale sul nostro territorio”.