La squadra amministrativa del Comune di Opi si è da poco costituita, al suo interno Massimo Di Rocco, Guglielmo Leone e Cesidio Cimini, consiglieri di minoranza, contestano al sindaco, al vicesindaco ed a due consiglieri di maggioranza, cause di “incompatibilità” a ricoprire funzioni pubbliche.
Le contestazioni sono mosse alla luce degli articoli 63 e 78 del Testo Unico Enti Locali che vietano al sindaco, ai membri della giunta ed ai consiglieri di assumere, direttamente o indirettamente, una posizione contrattuale nell’interesse proprio che vada a confliggere con quella dell’Ente, anche a mezzo di consulenze, attività professionali o appalti.
Le contestazioni, inoltre, si basano sulle direttive ANAC e su dei precedenti, vale a dire le sentenze dei tribunali emesse per casi analoghi.
“Al sindaco – spiega Di Rocco – si contesta, quale “Presidente della Comunità del Parco Nazionale”, organo chiamato a rilasciare pareri obbligatori sul bilancio, di aver assunto, con il proprio studio per il tramite del collega associato, una potenziale pozione di conflitto di interessi, avendo la qualifica di “consulente privato” del Parco proprio in materia fiscale e di bilancio, ovvero la stessa materia nella quale è coinvolto come presidente. Tenendo presente che, sempre su Opi, il sindaco svolge comunque l’attività di commercialista.
Tali interessi – continua Di Rocco – comporterebbero che il controllore ed il controllato siano ruoli svolti dalla stessa persona con conseguente potenziale conflitto di interessi”.
Al vicesindaco Boccia contestano, quale attuale membro della giunta e membro della giunta anche nelle due passate amministrazioni, di aver svolto e di svolere l’attività di geometra in materia di edilizia privata e pubblica ad Opi, ponendosi così in posizioni di costanti potenziali conflitti di interesse.
Infine accuse sono mosse nei confronti di due consiglieri comunali, Leone Cesidio e Ruggiero Giannicola perché sono appaltatori del Comune, considerando che le loro aziende o quelle dei loro genitori risultano affidatarie di lavori proprio dal Comune.
La richiesta di contestazione è stata avanzata nel primo consiglio comunale da parte dei consiglieri di minoranza, i consiglieri di maggioranza interessati, che sarebbero dovuti uscire dall’aula o astenersi dal deliberare su un punto di loro interesse, hanno ritenuto comunque di discutere e votare, così disponendo la rinuncia ad esaminare le contestazioni ed il rigetto delle stesse.
Ora Di Rocco dichiara che presenterà ricorso al Tar e che potrebbero aprirsi le porte per altre azioni legali.