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Ordine del giorno sull’omofobia, il No con riserva

Masci ci tiene a spiegare: “Il centrosinistra ha voluto fare politica politicante. Pescara si impegnerà contro ogni discriminazione”

Come riportato dall’Ansa, il Consiglio comunale di Pescara boccia un ordine del giorno contro l’omofobia presentato dopo l’aggressione, avvenuta nella notte tra giovedì e venerdì, ai danni di un 25enne molisano che, mentre stava passeggiando sul lungomare con il fidanzato, è stato prima insultato e poi picchiato da un gruppo di giovanissimi.

L’ordine del giorno, presentato dal consigliere Giovanni Di Iacovo (Pescara Città Aperta) e sostenuto dal centrosinistra, ha ottenuto il voto contrario di tutto il centrodestra. La mozione invitava il sindaco e la Giunta a “dichiarare che Pescara è una città che non discrimina e che ama e rispetta i suoi cittadini omosessuali e transessuali che sostanzierà questa sua dichiarazione attraverso quattro punti: impegnarsi per accelerare l’approvazione di una legge contro l’omotransbifobia; costituire il Comune di Pescara parte civile contro le aggressioni omofobe; aderire alla rete degli enti locali contro le discriminazioni; individuare una figura nell’amministrazione che funga da interlocutore per le associazioni del Pride”.

Il sindaco Carlo Masci ha commentato l’accaduto, chiarendo il voto contrario del centrodestra.

“Gli scontri politici non dovrebbero esserci neanche a riguardo”, commenta il sindaco Masci.

“Io non solo ho condannato il gesto, ma farò costituzione parte civile nel momento del processo contro questo atto spregevole- dichiara il sindaco – ho chiesto all’aula di fare una sintesi, evidentemente non è stata trovata, ma non vuol dire che qualcuno non fosse d’accordo sull’essere contro questi atti di violenza. Il centro sinistra ha mantenuto l’ordine del giorno ed ha voluto fare politica politicante.”

“Bisogna educare non solo i giovani – annuncia il sindaco – ma educare gli stessi genitori. Se ci sono degli atti di violenza contro una persona, per motivi di orientamento, allora siamo a un livello da barbari”.

“Pescara si impegnerà per stigmatizzare la violenza per motivi di tendenza sessuale e tutti i comportamenti violenti sia per credo religioso, che per orientamento sessuale, che per tutti i tipi di discriminazioni.”

“Noi faremo barricata contro tutte le discriminazioni, da qualsiasi parte vengano – conclude il sindaco – Il problema è di ordine pubblico, per cui sta al Governo e a noi che lavoreremo di pari passo con il governo per presidiare costantemente il territorio, per evitare ogni violenza di discriminazione. Pescara è e sarà una città sicura.”

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