Lo scatto che osservate in copertina, è del fotografo abruzzese Silvio Rea, che ci ha gentilmente concesso qualche fotografia che immortala la bellezza selvaggia di questo animale, temuto ma anche tanto amato. Un animale che rievoca leggende, storie della tradizione, visioni di sviluppo turistico anche, in qualche modo. L’orso, ultimamente, sta diventando una presenza fissa in quel di Collarmele, quasi un “cittadino” onorario. Sicuramente le sue scorribande hanno generato tanta curiosità tra i residenti, ma anche qualche preoccupazione tra la popolazione. Il sindaco di Collarmele, Antonio Mostacci, per ora, non ha firmato alcuna ordinanza relativa “perché la situazione è sotto controllo – afferma alla nostra Redazione – e non ne ho ravvisato la necessità”.
Una convivenza certo forzata, ma che sta in qualche modo proseguendo. “Al di là dell’episodio iniziale del pollaio e delle galline – afferma ancora il primo cittadino – adesso sembra che Juan Carrito (il cucciolo di Amarena Ndr.) stia preferendo la frutta, come le ciliegie. Senza dubbio – aggiunge il sindaco – è un orso confidente, quindi abituato alla presenza umana”.
Juan Carrito si è spinto fino quasi ad addentrarsi nel centro abitato del piccolo Comune della Marsica, monitorato H24 dai Carabinieri Forestali e dai guardiaparco.
“I cittadini si stanno comportando bene, non hanno mostrato segni di disagio. Certo – conclude Mostacci – è sempre un orso ma per ora non sono emerse problematiche serie, grazie anche alle autorità di competenza che stanno vigilando”.
L’orso crea attrattività, ma non deve essere scambiato mai per un’attrazione. Ci vuole sempre il giusto rispetto per la natura, ma anche giusti strumenti per poter vivere con e mai vivere contro.