«Il Tribunale di Sulmona, ieri pomeriggio, ha assolto Antonio Centofanti, imputato nel processo penale per l’uccisione di un orso marsicano nel settembre dell’anno 2014 a Pettorano Sul Gizio. Accogliendo la tesi della difesa e la richiesta di assoluzione del Pm, il giudice ha pronunciato la sentenza di assoluzione dell’imputato dando credito a quella che fu la sua prima versione nelle dichiarazioni rese spontaneamente agli inquirenti, vale a dire che non aveva alcuna intenzione di uccidere l’orso e che il colpo partì per una sfortunata fatalità determinata dalla sua caduta». Lo afferma in una nota l’Ente Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. «Le sentenze vanno rispettate – aggiungono dal Parco – e sicuramente non è nostra intenzione derogare da questa regola. Il Parco, che si è costituito parte civile nel processo, valuterà le motivazioni della sentenza e deciderà se ricorrono i presupposti per proporre appello. Tuttavia, riteniamo utile e necessario fare alcune considerazioni. Il messaggio che può venir fuori dalla Sentenza è molto pericoloso per la conservazione dell’orso marsicano – spiegano dal Parco con preoccupazione – c’è un evidente rischio di compiere la generalizzazione secondo la quale uccidere un orso non è un reato. Ancora, c’è il pericolo che possa emergere e diffondersi l’idea che la risposta più naturale ad un orso che si avvicina ad un’abitazione sia quella di sparargli».
Fonte ASIpress
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