L’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (Aidaa) ha inviato un esposto alla procura di Avezzano (L’Aquila) in merito alla morte dell’orso marsicano investito nella notte tra lunedi e martedi sull’autostrada A25, in direzione Pescara.
Nell’esposto l’associazione animalista scrive, tra le altre cose, che il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm) “era tornato nella primavera scorsa a sollecitare Strada dei Parchi sull’opportunità di adottare misure adeguate a ridurre il rischio di incidenti, dopo aver ricevuto la segnalazione che l’orsa Amarena e i suoi quattro cuccioli avevano nuovamente attraversato l’autostrada fra Pescina e Carrito, frazione di Ortona dei Marsi“.
L’Aidaa chiede nel documento “indagini approfondite sui motivi per cui tali interventi, più volte richiesti e sollecitati, non siano mai stati messi in essere e di individuare e punire i responsabili di tali negligenze che hanno portato alla morte dell’orso“.
Strada dei Parchi, concessionario delle autostrade A24 e A25, parlando in una nota del piano della sicurezza, ricorda che è in essere un accordo con il Pnalm per l’installazione di 83 km di nuove recinzioni, appositamente disegnate per impedire l’attraversamento della fauna delle locali riserve naturali, di ogni taglia.
“L’intesa con il Pnalm – spiega SdP – non è la sola misura prevista, ma è tra gli interventi programmati nel Piano Economico Finanziario. Un Pef che SdP ha presentato innumerevoli volte, in diverse versioni secondo le indicazioni ricevute dal Governo, ma che è continuamente rinviato da circa nove anni (L. 220/2012). Una programmazione che darebbe certezze agli utenti delle nostre autostrade, perché fa della sicurezza degli utenti stradali e della salvaguardia del territorio i suoi assi portanti”.