“Sono mesi che denuncio la drammatica situazione in cui versa la sanità nella Marsica ed ho sperato che non si verificasse, all’ospedale di Avezzano, un aumento improvviso di afflusso di pazienti dopo la recrudescenza del Covid-19. Apprendo, invece che l’area grigia è completamente piena di pazienti tamponati e che alcuni di loro hanno persino subito trattamenti in quella zona”. Ad affermarlo il candidato sindaco per Avezzano Gianni Di Pangrazio.
“Non ci sono – continua – posti letto dentro l’ospedale. Se fosse stato aperto, nel reparto di day surgery si sarebbero potute eseguire, in giornata e con spese contenute, fistole, angioplastiche, interventi di ortopedici, di urologi, nonché piccoli interventi della chirurgia generale. Il paziente sarebbe entrato la mattina, avrebbe fatto il trattamento e sarebbe uscito la sera senza pernottamento e quindi con minori costi ma, soprattutto, con maggiori posti letto a disposizione.
Se pensiamo che, ad oggi, i reparti di chirurgia vascolare e ginecologia sono interessati da lavori per il rifacimento dei servizi igienici, opere che dovevano essere terminate per la fine di luglio, i posti sono ancora di meno, con il pronto soccorso al collasso perché non riesce a ricoverare i pazienti. Il problema è sempre lo stesso: se noi potessimo fare tutti i tamponi ad Avezzano, i pazienti potrebbero essere ricoverati, smantellando la zona grigia e riattivando in tal modo il reparto di day surgery, con il conseguente ripristino di tutti i posti della chirurgia vascolare.
Trovo davvero inaccettabile che, a fronte di una popolazione di oltre 130.000 abitanti, qui non sia possibile fare i tamponi, con la conseguenza di dover mandare i nostri pazienti in altri ospedali, perché in situazione di carenza di posti letto, arrecando in tal modo grandissimi disagi a pazienti e famiglie ed amplificando la complessa situazione lavorativa di medici e personale ospedaliero. Attendiamo, in merito, risposte immediate, in particolare dal nuovo direttore sanitario della Asl 1 dell’Aquila, Sabrina Cicogna, per risolvere questa gravissima situazione e conoscere le soluzioni da adottare. Ci auguriamo, in brevissimo tempo.
Concludo ricordando che, dal mese di marzo (in tempi lontani dalla mia candidatura), ho suggerito la possibilità di utilizzare le strutture e il personale del CRUA per processare i tamponi nella nostra area, evidenziando, altresì, le criticità e le soluzioni del nostro ospedale al fine di garantire, a tutti i marsicani, il sacrosanto diritto alla salute, di essere curati nei luoghi in cui risiedono, pagano le tasse e vivono”.