Un ospedale da campo da 50 posti letto nell’Interporto di Avezzano. L’ipotesi è emersa nel punto stampa di ieri a Palazzo Silone del governatore Marco Marsilio, che ha aperto all’utilizzo del polo logistico per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
Il Presidente della Regione ha firmato la richiesta per l’utilizzo dell’Interporto dopo alcuni contatti avuti con il capo della Protezione Civile Borrelli, con il Presidente della CRI Rocca e con il Commissario per l’emergenza Arcuri. “La Regione Abruzzo ha chiesto di poter attivare nel polo logistico un ospedale da campo con le tende montate all’interno dei capannoni per garantire un doppio isolamento”, ha spiegato Marsilio.
Per dare il via al progetto si deve attendere l’ok del Commissario Arcuri, l’attivazione della Croce Rossa e una verifica di quali macchinari, mezzi e risorse umane possa disporre la Croce Rossa stessa.
Marsilio ha poi fatto il punto sulle difficoltà della Regione a reperire macchinari e DPI: “Stiamo inoltre cercando di reperire sul mercato nazionale e internazionale dispositivi di sicurezza e soprattutto, ventilatori. Non ci siamo cullati sperando di avere rifornimenti a livello nazionale perché anche loro soccombono in questa fase di grande emergenza viste le condizioni oggettive in cui ci troviamo ad affrontare questa battaglia. Abbiamo richiesto ventilatori per terapia intensiva, ci erano stati promessi ma non ne abbiamo visto neanche uno al momento. Ci siamo arrangiati, quindi, con le nostre risorse, abbiamo saccheggiato sale operatorie, cliniche private, stiamo cercando ovunque ventilatori. Siamo però fiduciosi. Ne dovrebbero arrivare cinque domani. Abbiamo poi trovato a Mosca un quantitativo di mascherine FFP2 E FFP3 e un aereo è destinato ad atterrare in queste ore a Milano Malpensa con questo materiale a bordo e speriamo di averne presto disponibilità”.
La spesa totale della Regione per l’emergenza Covid-19 è finora di 15 milioni di euro.
Il governatore ha anche firmato un’ordinanza che amplia la zona rossa della Valfino e di Elice stendendola all’area Vestina per separare ancora di più l’area metropolitana di Pescara, Montesilvano, Spoltore e Città Sant’Angelo rispetto al resto dell’area Vestina. La provincia di Pescara è la più colpita. I Comuni che si aggiungono sono Civitella Casanova, Farindola, Penne, Montebello di Bertona e Picciano.