Si sbloccano le pratiche di ricostruzione del terremoto del Centro Italia 2016-2017: sono iniziati nei giorni scorsi i lavori di riparazione con miglioramento sismico ed efficientamento energetico del fabbricato di proprietà dell’Azienda regionale per l’edilizia residenziale (Ater) della provincia dell’Aquila, in via Mazzini nel Comune di Ovindoli, danneggiato dagli eventi sismici del 2016.
E scatta il conto alla rovescia per le quattro famiglie che aspettano di tornare nelle abitazioni lasciate per i danneggiamenti causati dal sisma.
L’intervento, finanziato con ordinanze del commissario del 2020 e del 2024 per un contributo complessivo di 865.412,13 euro interessa gli alloggi e le relative pertinenze: avrà la durata di un anno e sarà effettuato dalla impresa FAMLUS S.r.l., di Montereale (L’Aquila). Responsabile Unico del Progetto per l’Ater è l’ingegnere Elena Pallotta, la progettazione, la direzione dei lavori e il coordinamento della sicurezza sono stati affidati al R.T.P. Francesco Eusani, capogruppo.
All’evento di avvio del cantiere hanno preso parte il presidente dell’Ater, Quintino Antidormi, e il responsabile dell’Area Tecnica e Lavori Pubblici, Giuseppe Cipollone. Presente anche il sindaco di Ovindoli, Angelo Ciminelli.
“Con l’avvio di questo cantiere prende concretamente forma il programma di ricostruzione del patrimonio Ater danneggiato dal sisma del 2016”, ha spiegato il presidente, Antidormi. “Si tratta del primo di una serie di interventi che, grazie al lavoro congiunto dell’area tecnica e amministrativa dell’Azienda e alla professionalità delle figure coinvolte, permetteranno di restituire funzionalità e sicurezza ai nostri immobili. Gli interventi riguarderanno anche fabbricati in altri comuni e ci vede impegnati a recuperare il tempo perduto non per nostra responsabilità”.
Soddisfatto il sindaco, Ciminelli: “Registriamo con favore che nel giro di un anno quattro famiglie che hanno dovuto vivere il disagio di cambiare più volte alloggio per il non semplice reperimento di case possano tornare nei loro appartamenti, registriamo con favore anche il fatto che i vertici dell’Ater siano venuti nel mio comune, come in altri. Ringraziamo per questa nuova sensibilità che ci permetterà di collaborare e varare altri progetti per il bene dei cittadini nelle zone interne”.
Gli interventi comprendono la riparazione dei danni provocati dal sisma del 2016-2017, che aveva determinato l’inagibilità dell’edificio, oltre al miglioramento sismico in conformità al D.M. Infrastrutture 17 gennaio 2018 (NTC 2018) e all’Ordinanza n. 19/2017 del Commissario Straordinario Sisma del Centro Italia. Saranno inoltre realizzati lavori mirati all’ottimizzazione delle prestazioni energetiche dell’immobile, attraverso opere sull’involucro edilizio e sugli impianti.
Nello specifico, il progetto prevede la realizzazione di un sistema di isolamento termico a cappotto mediante l’installazione di pannelli ad alte prestazioni, l’isolamento dell’estradosso del solaio del piano terra e della copertura, la sostituzione degli infissi esistenti con nuovi serramenti dotati di vetrocamera a bassa emissività e il ripristino completo degli impianti. Dal punto di vista strutturale, sono previsti interventi di rinforzo sulle strutture in elevazione e in fondazione, finalizzati all’incremento della sicurezza sismica e statica dell’edificio.
“Questo intervento rappresenta un passaggio significativo nel percorso di ricostruzione post-sisma e costituisce un contributo concreto al miglioramento della qualità dell’abitare per le famiglie residenti nel patrimonio ATER. L’opera, oltre a restituire piena funzionalità all’edificio danneggiato dal sisma del 2016, promuove un modello di edilizia residenziale più sostenibile, efficiente e inclusivo. La riattivazione di alloggi, più sicuri e performanti, contribuisce a favorire condizioni abitative adeguate per le famiglie e i cittadini della comunità di Ovindoli”, conclude Antidormi.








































