I Carabinieri della locale stazione, avvisati da un escursionista, sono intervenuti in località boschiva della frazione di San Potito, laddove hanno rinvenuto un ordigno inesploso, verosimilmente risalente al secondo conflitto mondiale.
Il residuato bellico, del tipo “granata esplodente”, è ritenuto pericoloso per l’incolumità pubblica in quanto, privo di spoletta, risulta semi-sepolto in prossimità di sentieri boschivi battuti dagli animali, anche di specie protetta, ma soprattutto dagli amanti della montagna che, nei fine settimana, affollano i tratturi montani abruzzesi.
Per tali motivazioni i militari dell’Arma, coordinati dal comando compagnia carabinieri di Avezzano e dalla prefettura di L’Aquila, immediatamente attivata, hanno proceduto al piantonamento della zona, subito delimitata e resa inaccessibile a chiunque.
Il piano d’intervento ha previsto anche l’interessamento degli artificieri, individuati dalla prefettura, che raggiungeranno l’area, già messa in sicurezza, per le operazioni di rimozione. I militari intervenuti hanno avviato gli accertamenti per stabilire l’esatta provenienza dell’ordigno, comunicando, nel contempo, l’avvenuto rinvenimento alla procura della repubblica di Avezzano.