Il Premio Letterario Nazionale “Le parole dello sguardo – città di Ovindoli” II° edizione e patrocinato dalla Provincia, dalla Regione Abruzzo, dalla città di L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026 e dal Parco Regionale Sirente Velino, è giunto ormai alle ultime battute.
La giuria, composta da Roberta Di Pascasio (Scrittrice/Promoter Culturale), Floriana Bertelli (Giornalista) Maria Gabriella Martignetti (divulgatrice culturale) Pietro D’Onofrio (Scrittore/Imprenditore) Maria Assunta Oddi (Scrittrice/Docente di Lettere) ha finalmente individuato tra la rosa dei 21 finalisti, i vincitori del premio a vario titolo che verranno resi noti durante la Cerimonia della Premiazione che si terrà sabato 20 dicembre alle ore 17 e 30 presso la Sala Consiliare del Comune di Ovindoli.
Tre i vincitori a cui verranno consegnati i premi in denaro (1.500 euro al primo classificato, 800 euro al secondo e 500 euro al terzo) e la targa commemorativa, oltre i diplomi con la motivazione della giuria ai primi 5 classificati. La giuria inoltre, visto l’alto livello dei libri arrivati in finale, ha ritenuto di assegnare ulteriori tre premi speciali.
La cerimonia sarà articolata come la precedente alternando momenti di lettura di spezzoni significativi dei libri classificati a momenti musicali di supporto alla consegna dei premi, accompagnata da lettura delle motivazioni da parte dei giurati
L’evento sarà presentato dalla giornalista Marianna D’Ovidio e vedrà la presenza dell’attore Jonis Bascir e della cantante Carla Polce accompagnata dal musicista Erminio Chiuchiarelli.
“Il Premio Letterario ha aperto una finestra di sensibilizzazione nei confronti del patrimonio culturale, storico, artistico e letterario della nostra Regione”, spiega Angelo Ciminelli, sindaco di Ovindoli.
“La promozione di un evento culturale/Letterario a Livello Nazionale, da parte di un piccolo paese a vocazione turistica dell’entroterra montano abruzzese, ha destato molto interesse, confermato da un’altissima partecipazione da tutta Italia sia nella prima edizione che in questa seconda, confermando la cultura come importante valore identitario di un piccolo borgo, cuore di tutto l’Abruzzo” e ancora “una grande opportunità, per aprire ulteriormente il territorio con le proprie tradizioni, la propria storia, la propria cultura ad una dimensione di interlocuzione con uomini e donne di cultura dell’intero Paese”.







































