La Nazionale femminile di pallavolo sale sul tetto d’Europa e lo fa davanti ai 20.565 spettatori della Stark Arena di Belgrado, contro la Serbia padrona di casa che finora era considerata la bestia nera delle azzurre.
L’Italia guidata dall’allenatore Davide Mazzanti cancella con un colpo di spugna la delusione olimpica, patita proprio contro le ragazze serbe, e si impone per 3-1 (24-26, 25-22, 25-19, 25-11), conquistando il primo posto nella 32/a edizione del Campionato europeo femminile.
A 12 anni di distanza dall’ultima finale disputata nel torneo continentale, e dall’ultimo oro, le azzurre sono riuscite nell’impresa massima e sono tornate sul gradino più alto del podio dopo una partenza faticosa, dal momento che le padrone di casa si sono aggiudicate il primo dei quattro set disputati questa sera.
E’ il terzo titolo per le azzurre della pallavolo che hanno espresso la cifra tecnica migliore di tutto il torneo e non è certo un caso se lo hanno conquistato con pieno merito. Pur concedendo alle avversarie un primo parziale assai combattuto, le ragazze guidate da Mazzanti sono riuscite a portare a casa un risultato storico, che mancava da 12 anni e che nel quarto set non è mai stato messo in discussione dall’andamento del gioco, grazie all’ennesima prestazione di alto livello di un gruppo straordinario. L’estate sportiva delle grandi imprese sportive per l’Italia, dunque, non accenna a concludersi: il trionfo europeo nel calcio, la valanga di medaglie olimpiche e paralimpiche.
Il successo di Belgrado suona come una vera e propria rivincita dopo la sconfitta nei quarti di finale alle Olimpiadi di Tokyo proprio contro la Serbia. Myriam Sylla e Paola Egonu (premiata alla fine come miglior giocatrice del torneo) sono risultate ancora una volta fra le migliori in campo per le azzurre, la gloria tuttavia va attribuita a tutte le ragazze, che hanno saputo stringere i denti nei momenti difficili e, alla fine, si sono prese la soddisfazione più grossa, ma anche sotto certi aspetti inattesa. Egonu ha garantito all’Italia 29 punti, Sylla 20, a loro si aggiungono le 13 lunghezze della Pietrini, le 8 della Danesi e le 2 della Malinova, mentre Chirichella si è fermata a una.
Il match è durato poco meno di un’ora e tre quarti: tanto è bastato alla squadra di Mazzanti per salire sul trono d’Europa e riscrivere ancora una volta la storia della pallavolo azzurra.
“Non vedevamo l’ora di giocare contro la Serbia. Ci ricordavamo bene la partita delle Olimpiadi, provavamo un po’ di vergogna perché sapevamo di non aver giocato come potevamo. Volevamo dimostrare qualcosa, lo abbiamo fatto e sono davvero felice. Questa medaglia cancella il fallimento delle Olimpiadi: non ci siamo abbattute, siamo tornate e abbiamo vinto”.
Così la capitana della nazionale di volley femminile neo-campione d’Europa, ai microfoni di RaiSport. “Le ragazze hanno fatto una grande cosa – dice invece, sempre a RaiSport, il ct Davide Mazzanti -. Sono svuotato, è stato periodo tostissimo, ma ora sono contentissimo per le ragazze che se lo sono andate a prendere. Ne avevamo bisogno. E’ stato bello vedere le ragazze divertirsi in queste ultime partite, ed esprimere il loro talento. Sylla ha sofferto tanto, sono contento per lei e per tutte le altre. È stata un’estate lunga, in cui abbiamo faticato. Credo che le ragazze abbiano fatto qualcosa di straordinario”.