“Marsilio sta ancora una volta usando gli abruzzesi per fare propaganda, gettando una comunità intera nel caos e nella confusione con un’ordinanza che apre una contrapposizione istituzionale che la nostra Regione non ha mai conosciuto”, duro il commento del capogruppo PD alla Regione Silvio Paolucci sulla vicenda dell’ordinanza di uscita dalla zona rossa che il presidente ha firmato nel tardo pomeriggio.
“Il presidente ben sapeva bene che i termini temporali dell’area rossa non gli avrebbero consentito l’uscita prima di 21 giorni – riprende Paolucci – Di più, aveva scelto la zona rossa prevedendo che tutto il Paese sarebbe diventato tale, sbagliando clamorosamente ogni previsione e incastrando la nostra regione nelle massime restrizioni che hanno condotto alla paralisi di tutte le attività. L’anticipazione maldestra di 48 ore del ritorno alla zona arancione non può avere alcun valore legale, dopo aver già concordato con il Governo tempi e modalità dell’anticipo dell’uscita dalle massime restrizioni a partire dal 9 dicembre, piuttosto dimostra ancora una volta che Marsilio sceglie di piegare problemi di portata epocale a una dialettica di contrapposizione verso l’esecutivo nazionale per meri interessi di partito.
Forzare la mano e portare l’Abruzzo allo scontro istituzionale è solo vergognoso. Fare politica con il COVID è una manovra da “militanti” di bassa levatura. Buttarla in confusione, a discapito dei commercianti e degli operatori economici, è da irresponsabili. Da due mesi comunica in modo avventato, fomentando sconforto, disillusione e rabbia, al posto di occuparsi di un’emergenza sanitaria esplosa per via della carenza di una guida e di quella sociale aggravata per via di risorse per l’economia da lui promesse e mai arrivate.
Pensi, Marsilio, a fare l’unica cosa per cui è stato eletto due anni fa: governare l’Abruzzo. Potrà fare propaganda quando ci sarà una campagna elettorale da fare, ora c’è una pandemia da governare.