“Siamo a fianco ai sindaci e degli agricoltori abruzzesi che stanno chiedendo prevenzione e ristoro dai danni derivanti dalla fauna selvatica e che sono stati completamente abbandonati dalla Giunta Marsilio. Serve un intervento nazionale: la Regione Abruzzo esca dall’immobilismo e si faccia portatrice a Roma delle istanze dei territori”, così il capogruppo consiliare e i consiglieri PD Silvio Paolucci, Dino Pepe e Pierpaolo Pietrucci, che stamane a L’Aquila hanno preso parte alla manifestazione che si è tenuta davanti al Consiglio regionale.
“Già nel 2020 con un emendamento avevamo proposto di aumentare i ristori alle aziende agricole danneggiate, ma il centrodestra non approvò l’emendamento – riferiscono i due consiglieri – Da allora nulla si è fatto e il problema è esploso in tutta la sua imponenza, grazie anche ai tagli che il governo regionale ha effettuato proprio sulle risorse per la prevenzione dei danni provocati da cinghiali e altri animali selvatici. Servono azioni efficaci, capaci di attivare tutta la filiera istituzionale, per questo nei giorni scorsi il centrosinistra regionale ha presentato una proposta di legge che mira a togliere i vincoli che questa maggioranza ha voluto mettere alle Polizie provinciali, che oggi non sono più in grado di intervenire, o sono del tutto intempestive.
La situazione è drammatica e chi governa è immobile, basti pensare che solo nella provincia di Teramo, per quanto riguarda l’attività di controllo, siamo passati dai 1.154 cinghiali abbattuti del 2018 (Giunta d’Alfonso) a 138 del 2019, diventati 115 nel 2020 e solo 23 nei primi sei mesi del 2021. Per l’asse Marsilio-Imprudente i cinghiali sembrano non esistere, un po’ come gli agricoltori, che fino ad oggi sono stati del tutto ignorati”.