“Com’era prevedibile il presidente Marsilio torna a fare propaganda contro il governo per conto della Meloni, attaccando sulla spesa sanitaria e lamentando di non essere in grado di erogare servizi essenziali se non sarà garantita la flessibilità: spieghi, piuttosto perché i bilanci delle Asl abruzzesi hanno cumulato un deficit di oltre 90 milioni in soli due anni di amministrazione del centrodestra, riportando l’Abruzzo sulla via di un commissariamento da cui era uscito dopo una politica di lacrime e sangue grazie al lavoro del centrosinistra”.
Durissimo il capogruppo Pd in Consiglio Regionale Silvio Paolucci a commento delle dichiarazioni del presidente della Regione al termine dell’incontro con la ministra per gli Affari regionali e Autonomie, Mariastella Gelmini.
“Quale migliore occasione per riaccendere la propaganda politica per conto dell’unico partito rimasto all’opposizione e cercare di scrollarsi di dosso la responsabilità dei conti sanitari nuovamente in rosso? – incalza Paolucci – Marsilio coglie la palla al balzo e tenta di scaricare sul governo le colpe della cattiva gestione della sanità regionale, che nonostante i 108 milioni avuti per governare l’emergenza, è del tutto fuori controllo e sta generando un baratro record a cui gli uffici regionali stanno dando una dimensione precisa proprio in questi giorni. Ne sapremo di più dopo l’accesso agli atti da me fatto per capire come si sia arrivati a una simile situazione in soli due anni, fatti che ad oggi l’esecutivo non ha smentito, evidentemente stretto dalla necessità di trovare una spiegazione plausibile da dare alla comunità per prepararla al peggio”.
“Siamo ultimi in Italia per somministrazione dei vaccini, rapportando il dato alla popolazione, perché è solo così che ci si può rendere conto della situazione. Abbiamo problemi enormi nella governance sanitaria, perché mancano tutte le programmazioni di settore, compresa quella dell’emergenza covid, con tutti i piani fermi al 2018 o scritti per farseli bocciare, come capita per la rete ospedaliera – conclude – Il centrodestra ha rinunciato a nuove strutture e potenziamenti dei presidi esistenti, parlando di una rivoluzione che è solo sulla carta, perché gli ospedali hanno enormi problemi di personale, servizi e prestazioni e con la stretta dei contagi sono di nuovo oberati. Ora arriva il cavallo di Troia ideale per nascondere tanta inefficienza: Marsilio pensi a governare bene e lasci le schermaglie politiche agli amici romani, perché il momento è drammatico e non si può perdere altro tempo”.