“A fronte dello scenario che emerge dalla situazione aziendale di Denso e Pilkington e dalla difficoltà che anche l’automotive sta affrontando nella nostra regione, ci consola il fatto che Marsilio abbia trovato il tempo per incontrare i vertici della Pilkington per manifestare l’impegno della Regione al fine di evitare tagli al personale. Ma più che un generico impegno, arrivato peraltro a ridosso dell’annuncio degli esuberi, riteniamo che si debba passare subito ai fatti, attivando interventi straordinari e temporanei con un presidio di aiuti di Stato che consentano di mantenere gli investimenti in Abruzzo, nonché creando forti sconti su tutti i servizi di supporto alle imprese e sostegni sul fronte dell’approvvigionamento energetico al fine di contenere le spese di produzione. Su queste proposte siamo pronti sin da subito a discutere e a fare la nostra parte in Consiglio”.
Così il capogruppo Pd in consiglio regionale, Silvio Paolucci, che annuncia una mozione per stringere i tempi delle iniziative dell’esecutivo a supporto del comparto.
“Se i tagli diventeranno realtà, presto avremo una reazione a catena a cui non sarà più possibile porre un freno – riprende Paolucci – Per questo è indispensabile un’azione istituzionale per affrontare l’emergenza e scongiurare tutti gli esuberi derivanti dalla crisi del settore, ma anche e soprattutto per impostare una politica strutturale e strategica rivolta al futuro e adeguata alla sfida europea. A livello locale serve un immediato intervento straordinario che preveda un pur temporaneo contenimento dei costi, riducendo le tariffe di competenza regionale o facendo accordi con aziende energetiche con risorse extra di carattere regionale. La politica e l’economia non possono restare scollati. Serve un’azione efficace e trasversale per evitare il peggio. Una strada tracciata per stringere i tempi e lavorare esiste: la precedente Giunta regionale mise in campo un’importantissima iniziativa come il Contratto di Sviluppo nazionale realizzato col Ministero dello Sviluppo Economico con 20 milioni di euro, per rafforzare gli stabilimenti Pilkington di San Salvo e Porto Marghera. Dobbiamo attivarci perché l’Abruzzo costi meno a chi produce e perché i differenziali con le altre realtà industriali migliori a nostro vantaggio. Bisogna agire su tre fronti:
1. agevolare il sistema dei trasporti: vitale per l’arrivo delle materie prime e il trasferimento delle merci e del prodotto finito. Strategica è dunque la collocazione dell’Abruzzo nelle Reti europee TEN-T sia lungo il corridoio adriatico che nella direttrice del corridoio trasversale verso Civitavecchia e il Tirreno;
2. sostenere le Reti dei servizi industriali: la fornitura dell’acqua, la depurazione industriale, l’infrastrutturazione digitale, l’illuminazione, la manutenzione della viabilità nei siti produttivi;
3. modernizzare l’approvvigionamento energetico che, purtroppo risulta gravemente sconveniente rispetto a paesi come la Germania o la Polonia che riescono ad abbattere i costi di fornitura fino al 20 – 30% rispetto all’Italia.
Ma ben poco si può fare senza una più incisiva, nuova e potente azione finanziaria e di politica industriale: la Programmazione europea 2021/2027 può e deve prevedere attraverso il FESR aiuti e sostegni con i Contratti di Sviluppo, finanziamenti alla ricerca industriale, all’innovazione tecnologica, alla formazione e riqualificazione delle maestranze attraverso i fondi dell’FSE. Su queste basi va aperto un confronto nazionale con Governo, aziende e sindacati, per condividere le strategie in grado di affrontare la crisi in atto, ma anche il futuro di altre aziende e del sistema industriale abruzzese. Bisogna unire le forze e mobilitarci accanto ai Sindaci e amministratori locali che stanno sul fronte insieme ai lavoratori. Non possono più essere lasciati soli, come accade da quando il centrodestra governa la regione”.