“Indispensabile riattivare e attuare l’intero progetto rispetto al collegamento ferroviario Villa Santa Maria – Archi che come giunta regionale di centrosinistra avevamo promosso, ottenendo 10 milioni di copertura dai fondi Cipe e Cipes dei governi Gentiloni e Renzi, la linea provata oggi è strategica nel suo insieme, perché unisce la montagna al mare e può diventare un volano turistico eccezionale per l’Abruzzo però tocca a questa Giunta regionale aggiungere di proprio oltre a quanto, di pronto, si è già trovata in termini di finanziamenti previsti e che alcuni addirittura smentivano”, così il capogruppo PD Silvio Paolucci, presente al giro di prova nel tratto da Archi a Villa Santa Maria.
“Di positivo c’è che riapre linea storica che ha portato economia nelle zone interne, il percorso proposto, però, va completato, perché parte da Archi e, dunque, siamo ancora lontani dall’obiettivo che ci eravamo prefissi con il finanziamento per realizzare “la ferrovia dei due mari”: ripristinare il funzionamento dell’antico binario che collega la costa dei trabocchi agli impianti di risalita del bacino di Castel di Sangro e Roccaraso. Arrivare a Castel di Sangro significa agganciare il binario di RFI e quindi arrivare a Napoli. Dei 10 milioni stanziati, parte sono stati utilizzati nella parte di Castel di Sangro ed in più è necessario un ulteriore investimento su materiale rotabile leggero compatibile alla tratta. Occorre lavorare su investimenti certi nel settore ferroviario per costruire quell’intermodalità che deve diventare un punto di forza della Regione Abruzzo”.