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Papa Francesco a L’Aquila: “Jemo ‘nnanzi”

Papa Francesco si rivolge in dialetto agli aquilani nella storica visita al capoluogo abruzzese in occasione della 728esima Perdonanza celestiniana

Papa Francesco si rivolge in dialetto agli aquilani nella storica visita al capoluogo abruzzese in occasione della 728esima Perdonanza celestiniana. Il momento apicale alle 11.39 quando il Pontefice ha aperto la Porta Santa della Basilica di Collemaggio. Tre colpi, con il bastone d’ulivo del Getsemani consegnatogli dal sindaco Pierluigi Biondi, che risuonano tra gli oltre 12 mila pellegrini che hanno preso d’assalto il centro storico dell’Aquila.

Nell’omelia Papa Francesco ha ricordato la figura di Celestino V, il Pontefice passato alla storia per la sua rinuncia. “Erroneamente ricordiamo la figura di Celestino come ‘colui che fece il gran rifiuto’; ma Celestino V non è stato l’uomo del ‘no’, è stato l’uomo del ‘sì’. Non esiste altro modo di realizzare la volontà di Dio che assumendo la forza degli umili”, ha sottolineato Francesco che ha definito L’Aquila capitale del perdono e della pace.

Il Papa ha espresso inoltre l’auspicio che “sia un tempio del perdono, non solo una volta all’anno, ma sempre, tutti i giorni” e ha chiesto per la ricostruzione post-terremoto “collaborazione”, “sinergia” e “un impegno lungimirante” da parte di tutti.

Bergoglio ha salutato i detenuti presenti e ha incontrato i familiari delle vittime del terremoto del 6 aprile del 2009, esprimendo vicinanza e lodando la forza d’animo degli abruzzesi. “Voi, gente aquilana, avete dimostrato un carattere resiliente. Radicato nella vostra tradizione cristiana e civica, ha consentito di reggere l’urto del sisma e di avviare subito il lavoro coraggioso e paziente di ricostruzione”.

Francesco è poi sceso dal grande palco e tra gli applausi della folla si è diretto verso il Duomo, ancora inagibile dal sisma del 2009, dove ha effettuato un sopralluogo, indossando un caschetto e condotto sulla sedia a rotelle.

Il Papa ha chiesto una “attenzione particolare” per le chiese nell’ambito della ricostruzione e ha concluso la sua visita.

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