Papa Francesco tra le macerie di Amatrice: «Ho sentito il bisogno di essere vicino alle popolazioni colpite dal terremoto». Con queste parole, secondo quanto riferito dall’Agi, è iniziato il viaggio della più alta autorità religiosa riconosciuta nella Chiesa cattolica: il padre di tutti, ma, soprattutto in questo caso, il padre di tutte le vittime e di tutti gli abitanti colpiti dal disastroso e recente terremoto che ha sconvolto il Centro Italia.
Giunto in macchina, assieme al vescovo di Rieti, Domenico Pompili, Papa Francesco, prima di aggirarsi per la zona rossa di Amatrice, ha fatto visita ai bambini nella nuova scuola costruita in tempi record, in compagnia del sindaco e di un dispiegamento di Forze dell’Ordine. Momenti di preghiera sono andati a braccetto con il romano Pontefice, il quale, attonito dopo aver osservato la distruzione, ha donato parole di conforto a chi ne sentiva davvero il bisogno.
«La presenza del Papa è un messaggio importante, porta speranza e rinascita – Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, commenta, in un’intervista a inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, la speciale visita – ogni tanto la forza viene meno e una pacca sulla spalla aiuta. Aspetterò Francesco a Pasqua perché il mio sogno è che quel giorno ci siano le case e la ripresa di tutte le attività, un segno importante per il mio Comune che ha pagato un tributo elevatissimo».
Con questo gesto, il Papa, ha, quindi, concretizzato tutti quelli che erano stati i pensieri, le preghiere e gli abbracci rivolti, durante l’Angelus del 28 agosto scorso, ai terremotati. Capo della Chiesa, ma anche e soprattutto, amico di tutto il mondo, Francesco, ha lasciato il segno ad una città quasi pronta per rinascere, salutando dal finestrino della sua auto gli sfollati rimasti nella tendopoli di Amatrice 1. Pronto per una nuova tappa, il Pontefice, poi, si è rivolto in direzione di Accumoli, facendo una prima sosta, inaspettatamente, alla Residenza Sanitaria Assistenziale San Raffaele Borbona di Rieti, che accoglie ospiti non autosufficienti e non assistibili a domicilio, ai quali, presto, saranno erogate prestazioni sanitarie, socio assistenziale, di recupero funzionale e di mantenimento.
La scorta vaticana, il commissario alla ricostruzione Vasco Errani, il capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e il sindaco Stefano Petrucci, saranno i compagni di viaggio del Papa nella zona rossa di Accumoli. Il tour terminerà con la visita in tutti gli altri borghi colpiti dal sisma, tra cui anche Arquata del Tronto. Ad aspettarlo e ad accoglierlo, infine, da questo lungo ed importante itinerario, ci sarà Assisi, la città di San Francesco e Santa Chiara.
Foto di: Agi.it